Fumetto e film: ecco la sfida di "Monolith" 

Il soggetto di Roberto Recchioni viaggia in parallelo tra carta e pellicola
Fumetto e film: ecco la sfida di "Monolith" 
Mattia Rotondi
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ROMA - Un'idea che nasce per il cinema, si arena, poi si fa fumetto e contemporaneamente ritorna anche per il grande schermo. "Monolith" è una storia ideata da Roberto Recchioni, autore romano (attuale responsabile di Dylan Dog, e non solo), anni fa ma che ha trovato la sua dimensione reale ora. Qualcosa che, come racconta lo stesso Roberto nell'introduzione del volume, è comparsa nella sua mente già pronta. Un inizio, uno svolgimento e una fine. Il fumetto, sceneggiato insieme con Mauro Uzzeo, e "dipinto" da Lorenzo LRNZ Ceccotti, uscirà a gennaio. Arriverà presto anche il film, una co-produzione Sky Cinema, Lock and Valentine e Sergio Bonelli, che è già stato girato ed è in attesa di distribuzione. A dirigerlo uno dei registi più talentuosi della nuova generazione: Ivan Silvestrini

LA STORIA - Monolith è qualcosa di inusuale per il panorama italiano. Un fumetto e un film sviluppati di pari passo, ognuno puntando sulla forza e sull'espressività del proprio mezzo. Monolith è una macchina di nuovissima generazione, ipertecnologica e sicura, praticamente blindata. Durante un viaggio nel deserto, però, una madre rimane chiusa fuori dalla vettura, con il figlio piccolo all'interno, e da qui nascono i problemi. L'appuntamento è per gennaio quando uscirà il primo volume. 


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