Al MACRO ecco The Night Illuminates The Night

Da domani al 26 marzo arriva a Roma la mostra personale di Rafael Y. Herman durante la quale lo stesso artista presenterà anche il suo libro
Al MACRO ecco The Night Illuminates The Night

Inaugura domani al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma la personale dei Rafael Y. Herman intitolata The Night Illuminates The Night, curata da Giorgia Calò e Stefano Rabolli Pansera, promossa da Roma Capitale e patrocinata da: Ambasciata d’Israele in Italia–Ufficio Culturale, IIFCA–Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti, AMATA–Amici del Tel Aviv Museum of Art e Cité Internationale des Arts de Paris.

La mostra allestita nella sede di Testaccio durerà fino al 26 marzo e si presenta come una grande istallazione ambientale all’interno del quale dallo spazio buio emergono le opere che si rivelano come epifanie. È infatti tutta nella dialettica tra luce e tenebre che si sviluppa la poetica di Herman.

Nello specifico The Night Illuminates The Night è un lavoro partito nel 2010 e conclusosi 6 anni dopo. In questo arco di tempo l’artista ha instaurato un discorso con i grandi maestri della tradizione occidentale che hanno rappresentato nel corso dei secoli la Terra Santa, pur non avendola mai visitata, ma ispirandosi alle fonti bibliche e letterarie. In questa mostra Rafael Y. Herman ripercorre questa tradizione attraverso i suoi scatti producendo produce così una realtà “ricreata”, decontaminata da qualunque preconcetto soggettivo, offrendo allo spettatore paesaggi che esistono solo nelle opere stesse. L’artista sviluppa la propria ricerca notturna attraverso la scoperta di tre diversi ambienti: la Foresta della Galilea, i campi dei Monti della Giudea e il Mar Mediterraneo. 

Rafael Y. Herman invita così gli spettatori ad andare oltre le immagini a soffermarsi sull’invisibile, o come lo definisce lui stesso il “non visto”, sulle differenze tra ciò che è reale e ciò che invece è solo percepito. Insieme alla mostra l’artista israeliano presenterà anche il suo libro edito da Mousse, con testi critici di Giorgia Calò, Stefano Rabolli Pansera, Chiara Vecchiarelli e Arturo Schwarz.


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