Pasqua tra i borghi più belli del Lazio

Viaggio in alcuni dei centri più caratteristici della regione: da Civita di Bagnoregio a Sperlonga a caccia della grande bellezza presente fuori Roma
Pasqua tra i borghi più belli del Lazio
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Pasqua è alle porte e per chi non avesse ancora deciso come passare la giornata, o le giornate, di festa basta anche non allontanarsi molto da casa rimanendo in regione per ammirare alcuni dei gioielli più belli dello Stivale che di fatto appartengono all’esclusivo club dei borghi più belli d’Italia. A questo speciale club sono iscritti diversi centri, paesini, cittadine del Lazio. Autentici gioielli dove il tempo sembra essersi fermato, in mezzo alle montagne o in riva al mare. Gioielli che val la pena di scoprire o riscoprire. E il ponte pasquale è perfetto per fare un salto a Civita di Bagnoregio o a Subiaco o ancora a Collalto Sabino, senza dimenticare Boville Ernica e perché no, senza dover aspettare l’estate, respirare l’aria del Tirreno a Sperlonga

Solo otto abitanti, un ponte che può essere percorso quasi esclusivamente a piedi a collegarla con il resto del mondo e una collina la cui erosione procede inesorabilmente. Non a caso è soprannominata “la città che muore”. Parliamo di Civita di Bagnoregio, pittoresco centro della Tuscia immerso nel magico scenario della valle dei calanchi che regala panorami stupendi. Non solo gioia per gli occhi, ma anche per il palato: Civita è un paradiso anche per chi ama gli insaccati e gli affettati in genere. 

C’è un dipinto nel centro di Roma, a Palazzo Barberini, che raffigura il borgo di Collalto Sabino come è più o meno oggi, cinto di mura e raccolto intorno al maestoso Castello. È inserito nel Parco Regionale del Monte Cervia e del Monte Navegna con boschi e laghi, gole e torrenti a costituire uno scenario davvero suggestivo, a due passi dal lago del Turano. 

Il monastero di Santa Scolastica, l’unico sopravvissuto dei tredici fondati da San Benedetto da Norcia, è l’attrazione principale di Subiaco. Addossato alla roccia, in un bellissimo scenario naturale, il più antico monastero dell’ordine benedettino conserva al suo interno tracce di stile gotico, rinascimentale e romanico e i primi incunaboli della prima tipografia italiana della storia, risalenti al XV secolo. 

Ha origini antichissime e si è sviluppata con tre diverse fasi di insediamento: una protostorica o preromana, una romana ed una medievale di cui Boville Ernica ne conserva ancora le testimonianze. Nel borgo ciociaro è ancora diffusa l’arte del ricamo grazie anche e soprattutto alle suore benedettine. 

L’inconfondibile Torre Truglia, costruita sulla punta del promontorio su cui sorge il paese, è un po’ il simbolo di Sperlonga, rinomata per le sue spiagge ma anche per le numerose ville romane, tra cui la più celebre è quella appartenente all’imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo dell’eroe omerico Ulisse. Un’altra meta ideale per chi ama la natura e la storia della nostra regione.


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