Tennessee Campus, la sfida fra bartender sotto il segno di Jack Daniel's

Cinque tappe all'insegna del divertimento: a Roma e Bologna è stato un successone. Duie chiacchiere con Valentina Ricci
Tennessee Campus, la sfida fra bartender sotto il segno di Jack Daniel's
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ROMA - Prendete un gruppo di bartender, metteteli su un bancone e fateli sfidare in una gara a colpi di coktail: il risultato vi sorprenderà. E' questo quello che accade nei Tennessee Campus, cinque masterclass esclusivi targati Jack Daniel's. Due hanno già preso vita e sono stati un successo di pubblico a Roma e Bologna. I prossimi appuntamenti saranno a Catania (16 ottobre), Napoli (30 ottobre) e Milano (9 novembre). Altri tre successi garantiti.  A spiegarci i motivi del successo è stata Valentina Ricci, speaker di Radio Deejay, guida di tutte le attività di queste cinque incredibili giornate. 


Valentina, spiegaci cosa è questo Tenessee Campus e quanto ti stai divertendo a farlo...

Moltissimo, abbiamo fatto la data a Roma e mi sono accorta che è questo il lavoro che vorrei fare nella vita. L'idea è quella di coinvolgere i barman in una giornata tipica sul modello di quella vissuta dal fondatore del JAck DAniel's. Il concetto di vita di questo imprenditore pazzesco era: dove c'è festa e dove c'è divertimento non può mancare una bottiglia di Jack. I barman che vengono invitati e che sono all'oscuro di quello che dovranno fare vengono accolti da un'ambiente pazzesco con calcio balilla, consolle per dj, chitarre e banconi già allestiti e pronti per il 'lavoro'. Poi li informiamo a livello teorico attraverso un breve workshop sulla storia di Jack Daniel's e li informiamo sui prodotti e poi li facciamo scatenare in un contest (chiamato Mixing Lab) con sette squadre che devono realizzare dei cocktail originali. Chi vince si porta a casa una bottiglia super riserva. Dopo la gara comincia la festa con la carne in griglia, i cocktail Jack Daniel's nei bicchieri e si balla tutta la notte. In totale sono cinque tappe a Roma, Bologna, Catania, Napoli e chiudiamo a Milano.   

Che livello di competizione c'è fra i bartender?

Alta, c'è voglia di vincere la bottiglia-premio di prestigio. Abbiamo visto un coinvolgimento totale, anzi un accanimento. 

Ma insomma questi cocktail sono buoni?

Fantastici direi. C'è una grande predominanza di peperoncino, una vera bomba. 

Ma si beve con giudizio? 

Siamo in presenza di professionisti e quindi le dosi sono giuste, non si esagera mai con l'alcol, ci sono sempre le giuste proporzioni. E' tutta gente che sta calibrare. 

Visto il successo di questa prima edizione sei pronta a tornare a fare da padrona di casa anche il prossimo anno? 

Io me lo auguro, sarei contentissima di farlo ancora. Ripeto, sarebbe il lavoro della mia vita.


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