Con “Human +” in mostra tutti i futuri possibili

Dal 27 febbraio al Palazzo delle Esposizioni la rassegna scientifica che interpreta il rapporto uomo-macchina
Con “Human +” in mostra tutti i futuri possibili© Anouk Nitsche

Come diventerà l’uomo tra cent’anni? Quali possibili futuri possiamo immaginare per l’essere umano? Da oggi, 27 febbraio, al 1° luglio 2018 il Palazzo delle Esposizioni ospita una mostra internazionale dal titolo “Human+. Il futuro della nostra specie” che si interroga appunto sui possibili futuri dell’umanità, ma anche sulle questioni etiche che questi comportano. Una grande rassegna scientifica che esplora le potenzialità umane considerando le implicazioni delle tecnologie passate e presenti. In un’era in cui la biotecnologia, la robotica e l’intelligenza artificiale collaborano tra loro per potenziare o modificare la vita dell’uomo è impossibile non porsi anche la domanda sui possibili limiti etici. Le circa quaranta opere presenti in mostra rappresentano modi diversi di accettare i cambiamenti che riguarderanno la quotidianità dell’essere umano, sempre più a contatto con i progressi della scienza. Si tratta di installazioni, film, sculture, fotografie realizzate da alcuni tra i più importanti artisti e scienziati riconosciuti a livello internazionale. Personalità celebri nei settori della robotica, della biotecnologia e dell’intelligenza artificiale, come Neil Harbisson, il primo cyborg vivente al mondo, Stelarc, considerato tra i più grandi art performer e Oron Catts e Ionat Zurr, creatori delle bambole scacciapensieri semi viventi. Il percorso espositivo si suddivide in cinque sezioni che affrontano ciascuna una tematica che interessa il rapporto uomo-macchina: il potenziamento delle abilità umane attraverso, ad esempio, l’uso di protesi, il cambiamento delle relazioni a causa delle tecnologie sociali emergenti, il legame tra l’uomo e l’ambiente, le tecniche di riproduzione assistita. Infine l’ultima sezione, dal titolo “Umano o sovrumano?”, invita lo spettatore a porsi una domanda fondamentale, e cioè quale sia il fine dell’uomo.


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