MUMMENSCHANZ torna in Italia

Ospite della nona edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico, la compagnia che ha rivoluzionato l'arte del teatro visuale porta in scena lo spettacolo You&Me da oggi al 20 gennaio
MUMMENSCHANZ torna in Italia
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Conosciuta in tutto il mondo per aver rivoluzionato l'arte del teatro visuale, torna in Italia MUMMENSCHANZ. La compagnia che stupisce tutto il mondo da oltre quarant'anni è ospite della nona edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico. Da oggi fino al 20 gennaio presenta e porta in scena il suo ultimo spettacolo You&Me, proprio nel noto teatro capitolino.

I corpi recitano, danno vita a personaggi e, grazie alle luci, creano la perfetta illusione. La potenza creativa del linguaggio non-verbale di corpi e forme è il fil rouge dello spettacolo, la base imprescindibile per raccontare la storia. Gli artisti sul palco sono artefici dei sogni, manifattori ingegnosi, musicisti del silenzio: si trasformano in esseri-oggetto in grado di suscitare intense emozioni e affascinare grandi e piccoli. Per realizzare questo suggestivo spettacolo vengono utilizzati materiali di scarto (sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, fil di ferro, stralci di stoffa, gommapiuma…). Tutto nasce dalla mente di Floriana Frassetto, cofondatrice e anima della compagnia fin dalla sua nascita in Svizzera nel 1972: “Dopo la partenza di Bernie Schürch, con cui ho fondato i Mummenschanz insieme ad Andres Bossard, ho deciso di creare uno spettacolo del tutto nuovo avvalendomi della collaborazione di due ex membri della compagnia, Tina Kronis e Richard Alger. Grazie alle loro competenze e al giusto spirito, ce l’abbiamo fatta! Ora guardo con ammirazione i miei attori Sara Hermann, Oli Pfulg, Kevin Blaser e Christa Barret che, utilizzando con talento i loro corpi, recitano e danno vita emotiva ai diversi personaggi. Eric Sauge, dal canto suo, ha realizzato delle luci incantevoli che aiutano a creare l’illusione del nostro mondo. Spero che riusciremo a solleticare il bimbo che è in voi”. 


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