Personal Shopper: tra aldilà e inconscio, un altro capolavoro di Assayas

Il regista francese, vincitore ex equo a Cannes del premio come miglior regia, è venuto a Roma per presentare il suo film che parla di solitudine e fantasmi
Personal Shopper: tra aldilà e inconscio, un altro capolavoro di Assayas© REUTERS
4 min

ROMA - E' in treno Kristen Stewart (Mauren) quando lo sconosciuto le manda forse i due messaggi più significativi: «Ti sto guardando». E ancora «cosa ti spaventa?» Personal Shopper del francese Olivier Assayas vincitore ex equo a Cannes 2016 del premio miglior regia firma un film sostenuto da un montaggio che tiene lo spettatore incollato allo schermo fino all'ultima rivelazione finale, che mette in discussione ogni certezza, confonde.

LE PAROLE DEL REGISTA A ROMA - Il regista è oggi a Roma per la promozione della pellicola (in sala in Italia a partire dal 13 aprile distribuito da Academy Two in 40/50 copie). Assayas si dimostra maestro nel mettere in scena gli abissi della mente umana, ci mostra come l'essere umano sia una sintesi imperfetta di paura, aspirazione, desiderio inconfessabile, ma soprattutto non conoscenza. «Esiste - spiega interpellato dalla stampa Assayas, che per fare il film si è ispirato all'esoterismo della fine del XIX secolo,- l'invisibile in mezzo a noi. Lottiamo ogni giorno con l'inconscio, i nostri sogni e le nostre paure e la solitudine. Cose molto reali che non si possono vedere». «Sul concetto dell'aldilà ci si interroga da secoli e anche le diverse religioni cercano da sempre di offrire risposte. E noi come elaboriamo un lutto? Credo sia un problema che ci riguarda tutti, ma è qualcosa di molto personale. E anche su ciò che sappiamo e che ignoriamo, sulla non conoscenza in generale». Assayas aggiunge che la protagonista Kristen Stewart, da lui già diretta in Sils Maria (che le ha fatto guadagnare un César Award in Francia per la categoria migliore attrice non protagonista. L'attrice è stata la prima americana ad aver ricevuto questo premio ndr), era probabilmente la sola a poter interpretare questo ruolo: «Ha una grande profondità unita ad una spontaneità e naturalezza. Nel film - prosegue Assayas - Maureen ha come una doppia vita. Ho pensato di utilizzare il mondo del lusso e della moda come ambivalenza della protagonista. Lei vive un lutto e si deve reinventare in quanto ha perso metà di se stessa dopo la morte del fratello gemello. Il mondo della moda ha forse la risposta alle domande anche sull'esplorazione della sua femminiltà».

KRISTEN STEWART: «IL MIO PERSONAGGIO E' SOLO» - L'attrice in un'intervista rilasciata per la distribuzione italiana del film sottolinea: «Interpreto la parte di una giovane donna, molto sola, completamente isolata e triste. È stato molto impegnativo interpretare il personaggio. Anche nelle scene con altri personaggi non potevo mai avere un vero rapporto con loro. Era come se fossero tutti fantasmi. Come se non fossi una persona compiuta, completa. Non poteva esserci un vero rapporto tra me e gli altri perché sentivo di non esistere veramente». Maureen è una giovane donna americana che vive a Parigi e lavora come personal shopper. Ha l'incarico di scegliere i vestiti ideali, con un budget stratosferico a disposizione, per una star esigente di nome Kyra che detesta. Maureen ha anche il dono di comunicare con gli spiriti. Cerca un contatto con l'aldilà per poter salutare definitivamente il fratello gemello Lewis, recentemente scomparso, e per riappacificarsi con la sua perdita. Inizierà a ricevere ambigui messaggi inviati da un mittente sconosciuto. Entrerà in contatto con una presenza spettrale, ma non è sicura che si tratti del fratello.

ALCUNE SPIEGAZIONI - Il regista a Roma aggiunge: questi sono temi che riguardano il processo «non visibile» della creazione artistica: «Gli artisti sono privilegiati, un luogo misterioso dove nascono le idee. Ho cominciato facendo il pittore. Ho immaginato il film come un quadro astratto, utilizzando elementi di genere come se in un dipinto avessi utilizzato il colore rosso. Personal Shopper è nato quando ho perso i finanziamenti per girare in Canada un film con Robert de Niro e Robert Pattinson a un giorno dall'inizio delle riprese. Tornato a Parigi, mi sono detto: che faccio? Così sono ripartito da zero". 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA