Torna l'anarchico mondo dei Guardiani della Galassia

Il volume 2 delle avventure dell'ensemble di (ex) criminali che difendono l'universo arriva al cinema
Torna l'anarchico mondo dei Guardiani della Galassia
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È il cinema che copia la televisione: avventure a puntate di eroi e supereroi, film che diventano brand, marketing applicato alla settima arte. Al pubblico piace e affolla le sale cinematografiche per assistere all’ultima “puntata”. Sta accadendo con The Fate of the Furious, che poi sarebbe Fast&Furious 8 che sta sbaragliando tutti i record di incassi. Un risultato giunto un po’ a sorpresa, ma che sarà messo a dura prova il 25 aprile quando in Italia comincia la sua corsa al dominio del box office globale Guardiani della Galassia Vol. 2, nuovo capitolo delle avventure del Marvel Cinematic Universe. Avengers quindi, ma anche Spiderman che torna il 6 luglio con Spiderman Homecoming e Thor che ad ottobre si presenta con il nuovo Thor: Ragnarok. Sarà una sfida totale e fratricida considerando che in F&F8 ci lavorano Vin Diesel, Kurt Russell e un “Mercenario” come Jason Statham e che in Guardiani della Galassia Vol. 2 ci sono Vin Diesel, Kurt Russell e un “Marcenario” con Sylvester Stallone. A dire il vero, le rispettive squadre sono completate da due ex wrestler: F6F8 ha Dwayne Johnson, i Guardiani hanno Dave Bautista. Chiariti i punti di contatto, sia chiaro che il film di James Gunn è ovviamente tutta un’altra storia. L’Italia gode di un piccolo vantaggio potendo vedere il film dieci giorni prima rispetto a quando sarà distribuito negli States: la data è fissata al 25 aprile 2017 al 5 maggio negli Stati Uniti, anche in 3D e IMAX. 

 Guardiani della Galassia ha un tono tutto suo rispetto agli altri film del MCU: la sua cifra stilistica è prepotentemente vintage e il divertimento anarchico la fa da padrone. E il “Volume 2” lo conferma. Il regista James Gunn ha calcato, pesantemente, la mano su tutti gli aspetti che avevano stupito del primo film: il modernariato musicale e culturale pop degli anni Ottanta culminato con l’ingaggio di due volti che di quell’epoca sono stati simbolo: Kurt Russell e Sylvester Stallone. Così agendo, Guunn sottrae a Guardiani della Galassia Vol. 2 il peso specifico delle sequenze di azione all’interno della storia per favorire il citazionismo, il virtusoismo registico e lo sviluppo dei suoi personaggi: così, l’apertura del film è tutta giocata su una battaglia che vediamo solo sullo sfondo, mentre in primo piano Baby Groot balla e cerca di schivare i colpi del cattivo di turno. Il film continua così: l'azione è messa da parte, per dare spazio ai protagonisti e alle loro interazioni, favorendo video clip emozionali, dialoghi tarantiniani montati sul nulla, amore per gli anni Ottanta che farà certamente felice chi è cresciuto in quel periodo o ne ha amato i frutti cinematografici, culturali e ludici - innumerevoli sono i richiami a videogame oppure serie televisive come Supercar (con perfino a un cameo di David Hasselhoff) -  il tutto mentre i nostri eroi disperatamente cercano un senso di appartenenza, una famiglia che possa dare un senso al mondo, la galassia, l’universo che cercano di salvare dal cattivo di turno.

Come sempre, consigliatissimo non lasciare la sala prima della fine dei titoli di coda dove si segnala la presenza di ben 5 scene.  


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