Chantal Ughi: "Ecco perché sono andata a combattere in Thailandia"

E' attualmente in programmazione nei cinema italiani "Ciao amore, vado a combattere", la storia di una modella milanese che si trasferisce per amore a New York e poi si ritrova in Thailandia per combattere contro il proprio passato e diventare una campionessa. La sua vita è diventata un film di Simone Manetti
Chantal Ughi: "Ecco perché sono andata a combattere in Thailandia"
Simone Zizzari
3 min

ROMA - Chantal Ughi è una modella, una cantante, una combattente e un'attrice. E' tante donne in un corpo solo. E' una vita che si biforca in tante vie che poi alla fine si ricongiungono, in un modo o nell'altro. "Ciao amore, vado a combattere" è il ritratto (anche doloroso) di una ragazza nata a Milano e diventata modella che dopo un amore finito a New York (dove era diventata una cantante di discreta fama) decide di fare i bagagli e di volare in Thailandia per diventare una combattente di Muay Thai, l'arte marziale che è anche lo sport nazionale di quel paese. Vince trofei, diventa una star e poi torna a Milano nel 2014 per un infortunio. Lì incontra Simone Manetti - tramite un'amica in comune -, un regista che viene conquistato dalla sua storia. L'idea arriva subito dopo, quasi inevitabile: Simone prende una telecamera e vola con Chantal di nuovo in Thailandia dove nei due mesi successivi la segue come un'ombra girando un film di avventura - attualmente nei cinema italiani - che tocca l'anima, un racconto di cinema che fa riflettere.  

«Il Muay Thai è un'arte marziale che ha un'origine antica e molto affascinante, la usavano i soldati in guerra centinaia di anni fa in Thailandia. Quando perdevano le armi, continuavano a combattere a mani nude», ci ha raccontato la Ughi. «Ci ha messo poco questa disciplina così misteriosa e bella a diventare uno sport nazionale praticato anche da bambini molto piccoli che vengono così tolti dalla strada e portati nelle palestre per crescere seguendo dei sani valori. E' un ottimo sport per perdere peso e poi è un'arte marziale che ha molti principi filosofici e di vita. Quindi lo consiglio a chi ha bisogno di credere in se stesso».


Chantal ci ha raccontato i momenti più duri della sua esperienza in Thailandia: «Le sconfitte, senza dubbio. La sensazione quado cadi e non riesci più a rialzarti è bruttissima. Torni a casa e ti ritrovi a dover analizzare molto il tuo animo e cosa non ha funzionato. Però impari molto di più dai ko che dalle vittorie. Quando ho scelto di andare in Thailandia? A volte l'amore ti porta in posti che mai avresti pensato anche se in questo caso di è trattato di un amore finito male».

 
La Muay Thaui richiede una grande dedizione: «Se lo fai a livello professionale, devi allenarti 5-6 ore al giorno, sei giorni su sette, domenica a parte. A volte tornavo a casa distrutta ma felice. Ci devi dedicare molto tempo, è uno sport che chiede molti sacrifici». Sacrifici che forse Chantal non farà più in futuro: «Praticherò per sempre il Muay Thai perché ormai fa parte di me. Non credo però che combatterò più. Mi piacerebbe continuare a fare l'attrice, l'ho già fatto per un videoclip di Fiorella Mannoia e ho recitato accanto ad artisti come Valerio Mastandrea e Asia Argento. In questo momento vorrei cambiare vita». Per l'ennesima volta.    


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