Alex Kurtzman: «Faccio rinascere la Mummia e vi racconto il mio Dark Universe»

Abbiamo incontrato a Londra il regista del kolossal della Universal che uscirà nei cinema italiani il prossimo 8 giugno: ecco cosa ci ha raccontato sul film e sull'universo condiviso dei mostri più celebri che torneranno a popolare il grande schermo nei prossimi anni
Alex Kurtzman: «Faccio rinascere la Mummia e vi racconto il mio Dark Universe»© ABACA
Simone Zizzari
11 min

ROMA - La Mummia, Dracula, Frankenstein, l'uomo lupo, il fantasma dell'opera, l'uomo invisibile. E poi ancora la moglie di Frankenstein, Dr. Jekyll & Mr. Hyde, il mostro della laguna nera. Signore e signori: benvenuti nel Dark Universe. O, se preferite, l’Universo Condiviso dei Mostri, ispirato dai celeberrimi Classic Monster cinematografici degli anni d’oro della Universal. Di remake sulle creature che hanno ispirato il cinema e la letteratura contemporanea e spaventato (almeno quanto affascinato) milioni e milioni di spettatori ne vedremo a bizzeffe nei prossimi anni. Merito di un franchise appena nato in casa Universal che promette faville. Il primo titolo è sulla bocca di tutti: la Mummia di Alex Kutzman con Tom Cruise, Russel Crowe e Sofia Boutella uscirà nei cinema italiani l'8 giugno. Altri ne seguiranno anche se non saranno tutti ad alto budget. Non solo kolossal, dunque. Il potere non sarà solo nelle immagini ma anche nelle storie che si andranno a raccontare. Ci saranno (come nel caso de La Mummia) anche dei veri e propri crossover, con alcune icone cinematografiche che si incontreranno/scontreranno. Il prossimo titolo sarà 'La Moglie di Frankenstein' di Bill Condon (reboot della pellicola del 1935) con un cast d'eccellenza: Johnny Depp nei panni dell’Uomo Invisibile e Javier Bardem in quelli del mostro di Frankenstein. Il nome della “moglie” non è stato ancora reso noto anche se circola con insistenza il nome di Angelina Jolie. Data di uscita prevista: 14 febbraio 2019

FOTO, DA TOM CRUISE A RUSSEL CROWE: UN CAST STELLARE

Noi del Corriere dello Sport siamo volati a Londra per andare ad intervistare Alex Kurtzman, regista della Mummia e uomo-chiave di parecchi progetti futuri legati al Dark Universe. Kurtzman, per i pochi che ancora non lo conoscono, oltre ad essere produttore assieme a Chris Morgan di questo reboot cinematografico ha messo la firma sui alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni (sceneggiatore e produttore di saghe quali Transformers, Star Trek, Fast & Furious e Mission: Impossible). Ecco che cosa ci ha raccontato.

La tua Mummia non è solo un film sui mostri, c'è anche dell'altro: c'è una ricerca delle emozioni. E' vero?
Da fan dei film sui grandi mostri cinematografici ho cercato di trasmettere questo messaggio: gli spettatori devono avere paura dei mostri ma allo stesso tempo devono simpatizzare per loro. I grandi capolavori su queste incredibili creature hanno un'anima al loro interno e riflettono sull'esistenza stessa dell'umanità. Non sono affatto film superficiali. Tutto quello che i mostri cercano è l'amore di un mondo che invece li rifiuta. C'è un aspetto molto umano in tutto questo, se ci pensi. 

Perché avete deciso di fare adesso un remake sulla Mummia e perché hai scelto per questo ruolo una donna? 
Ho amato molto la storia e il look della mummia di Karloff. Proprio per il rispetto che provo per quella pellicola ho deciso di girare questo monster movie. Per me il film di Karloff è proprio come dovrebbe essere un film sui mostri, nonostante sia stato girato nel 1932. Da quel racconto ho preso ispirazione e nel processo di rinnovamento che avevo in mente ho pensato fin da subito ad una mummia al femminile. Da questa idea di base ho costruito tutto il film, anzi è stato proprio il pensiero di una mummia donna che mi ha convinto a girare questo remake.  

Perché le persone sono così affascinate dai mostri cinematografici? 
Perché queste creature sono molto umane e riflettono il modo in cui noi viviamo. E poi hanno un look molto riconoscibile, iconico: i denti di Dracula, le bende della Mummia, i bulloni sul collo di Frankenstein fanno ormai parte della nostra cultura da tantissimo tempo, è una cosa che non svanisce con il tempo. Sono mostri universali che durano per l'eternità. 

Qual è stato il mostro che ti ha spaventato di più quando eri ragazzo?
Ricordo ancora la scena della mummia di Karloff quando torna in vita: la prima volta che la vidi rimasi paralizzato dalla paura. Ricordo i suoi occhi che si aprivano piano piano: ero spaventato ma anche affascinato allo stesso tempo. L'idea di tornare in vita l'ho sempre collegata all'amore. Inoltre mi è sempre piaciuta l'idea che i mostri più famosi fossero interpretati dalle star del cinema mondiale. In questo modo si dà il giusto valore e la giusta importanza a creature che hanno fatto la storia del grande schermo. Non è un caso che i ruoli principali del Dark Universe siano stati affidati ad attori del calibro di Tom Cruise, Sofia Boutella o Russel Crowe. Era il giusto modo di onorare le versioni originali di questi mostri. 

Come è stato dirigere due assi come Tom Cruise e Russel Crowe e quanto ti sei divertito a girare la scena del loro combattimento? 
E' stato fantastico. Sono entrambi dei grandi professionisti e in quella scena hanno dato il massimo. Ovviamente la lotta era finta, c'era molta coreografia ma per rendere quei pugni reali hanno rischiato tante volte di colpirsi sul serio. Per fortuna hanno calcolato bene la traiettoria dei loro colpi altrimenti sai che dolore... In questi situazioni devi affidarti al rispetto reciproco e alla voglia reciproca di non farsi male. In questo loro ovviamente sono maestri. Sono stati entrambi molto generosi e si sono messi a completa disposizione, per questo li ringrazio. 

La scena della caduta dell'aereo è sicuramente la sequenza più adrenalinica della pellicola. Raccontami come l'hai realizzata.
Tanto per cominciare non è una scena finta ma, escluso ovviamente lo schianto, l'assenza di gravità c'era per davvero. Siamo andati in Francia e abbiamo usato per le riprese gli Airbus Zero-G che hanno permesso agli attori di rimanere senza gravità per circa un minuto. Abbiamo girato la scena 64 volte. Alla fine Tom Cruise e Annabelle Wallis erano piuttosto provati e stanchi... E' stato fisicamente molto complicato perché una volta che torna la gravità, lo fa sul fisico in un modo molto violento, quasi brutale. Alla fine della giornata gli attori e la crew erano distrutti. 

Non credi il Dark Universe possa essere perfetto anche per una serie tv?
Beh, in realtà l'hanno già fatta. Penny Dreadful è una serie che io ho amato moltissimo per il modo in cui ha esplorato la personalità e l'umanità dei mostri presenti nei vari episodi. Quello che noi vogliamo è però un qualcosa di diverso: la nostra idea è quella di riportare le creature più famose sul grande schermo in modo fa regalare agli spettatori un'esperienza cinematografica che sia visivamente mastodontica. 

Se tu avessi la possibilità di correggere un aspetto negativo del business cinematografico, cosa cambieresti? 
Ci sono due modi di rispondere a questa domanda. Più gli studios crescono, più gli interessi diventano importanti e più diventa complicato per un attore e un regista fare quello che vorrebbero fare a livello artistico perché quando gli studios investono tantissimi soldi in una pellicola, entrano tante voci in gioco che vogliono dire la loro durante il processo realizzativo del film stesso. Quindi c'è molta più pressione che arriva da ogni angolo. Mi piacerebbe poter potreggere la mia visione di un film e dire: "No, lo faccio come dico io" ma so che non si possono realizzare grandi film senza accettare dei compromessi. Quando loro ti mettono a capo di un progetto e ti danno fiducia, si aspettano che tu gestisca ogni aspetto, riuscendo a includere tutte le voci delle persone coinvolte nel film. Quando realizzi un kolossal per un'audience mondiale e globale, serve che il regista sia aiutato da tante persone per capire le esigenze di un pubblico immenso. Quando vuoi portare un film in ogni parte del mondo devi avere delle informazioni sui gusti di persone differenti, con culture differenti che magari la pensano in modo diverso da me. Quello che io credo sia divertente magari da qualche parte non lo è. Se non sei circondato da gente in grado di capire tutto questo e in grado di consigliarti al meglio su come correggere alcuni aspetti del film, il prodotto finale non riesce ad arrivare dappertutto. Per fortuna alla Universal ho trovato gente straordinaria. 

E adesso dopo la Mummia cosa dobbiamo aspettarci dal Dark Universe? Quale ruolo avrai in questo progetto?
Ho lavorato con Chris Morgan con il quale avevo già collaborato per Fast & Furious e la nostra idea è stata quella di portare i mostri classici della letteratura ad un'audience moderna. La moglie di Frankenstein, il mostro della laguna nera, il fantasma dell'opera, l'uomo lupo, l'uomo invisibile: tutte queste creature così famose avranno un loro nuovo film, un film che rappresenterà una loro rinascita. Ogni film che uscirà aprirà un po' di più la porta all'universo dei mostri che abbiamo in mente di realizzare. Quello che la gente dimentica è che il primo vero universo cinematografico è stato proprio quello dei mostri. La Marvel sta facendo un ottimo lavoro ma il suo è venuto dopo. Frankenstein contro l'uomo lupo è stato il primo film di questo genere nella storia del cinema ed uscì nel 1943. Fu l'incontro di due mostri che avevano già i loro film singoli. Nessun altro lo aveva fatto prima. L'idea nostra è quindi quella di realizzare film sui singoli mostri ma poi portarli tutti verso un universo più ampio e condiviso. Questo è il Dark Universe. E per farlo ci saranno grandi attori, da Tom Cruise a Russel Crowe, da Johnny Depp a Javier Bardem. 



Qual è il tuo rapporto con l'Italia?
Sono stato a Roma per Mission Impossible 3 e l'ho amata da subito. Mi piacerebbe venirci a vivere, è un posto bellissimo e le persone ci hanno accolto in un modo molto caloroso. Mi piace il carattere degli italiani e mi piacerebbe girare un monster movie a Roma un giorno. 

C'è un campione dello sport che ti piacerebbe rappresentare sul grande schermo?
Ti confesso di non essere una persona molto sportiva e questa cosa penso che non deponga a mio favore con gli italiani, per fortuna che amate anche il cinema! 


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