Civiltà perduta, i sensi di colpa del colonialismo

In sala dal 22 il film di Gray con Pattinson e Sienna Miller
Civiltà perduta, i sensi di colpa del colonialismo© AP
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ROMA - Un'avventura forte, piena di sangue e vomito, nella natura selvaggia della Bolivia di inizi Novecento e con il valore aggiunto dell'attesa: quella di vedere finalmente il segno di un'antica civiltà, una città, dietro quegli indigeni cannibali poco lontani dall'uomo di Cro Magnon. È quello che racconta con passione e il giusto mistero il regista James Gray in 'Civiltà perduta' già alla Berlinale in Special Gala e ora in sala dal 22 giugno distribuito da Eagle Pictures e Leone Film Group.

Tratto dal libro di David Grann, Z, la città perduta , il film racconta l'avventurosa vita di Percy Fawcett (Charlie Hunnam), ex valoroso militare, che nel 1925 ritorna per la terza volta nella giungla amazzonica, questa volta insieme al figlio Jack (Tom Holland), inseguendo un'ossessione: quella di trovare tracce scientifiche di un'antica civiltà perduta. Un viaggio da cui non sarebbero mai ritornati. Lontano mille miglia da Indiana Jones, il lungometraggio dice invece molto dell'atteggiamento dell'Occidente verso le culture 'altra' e di un certo senso di colpa del colonialismo. Nel cast anche Robert Pattinson e Sienna Miller. "La mia intenzione in questo film era anche quella di far capire- ha spiegato il regista-sceneggiatore statunitense a Berlino - che gli indigeni sono loro stessi una realtà culturale indipendente. Non mi interessava farli vedere buoni o cattivi. Il libro, va detto, non è propriamente centrato sul razzismo dei bianchi, ma sfortunatamente il soggetto è ancora attuale. Basti pensare a Trump". E ancora Gray, autore di opere come Little Odessa, Two Lovers e C'era una volta a New York: "Fare un film revisionista sul tema 'uomo bianco nella giungla' era un modo per fare 'mea culpa' nei confronti di tutti i danni che gli europei hanno causato a quelle popolazioni indigene". "Ho amato molto l'idea dell'esplorazione di un mondo sconosciuto e fuori controllo - ha detto, sempre a Berlino Pattinson -. Non so però quanto sopravvivrei nella giungla, senza cellulare e twitter".

Sienna Miller, che nel film interpreta la moglie dell'eroico e sempre assente Fawcett dice: "Interpreto un personaggio molto moderno, anche per quanto riguarda la relazione con suo marito. Anch'io, forse, mi sarei comportate come lei". Il film, infine, prodotto da Plan B,la società di Brad Pitt, doveva all'inizio essere interpretato dall'attore stesso nel ruolo di Percy Fawcett . Puntuale la segnalazione di Hollywood Reporter che parla di Civiltà perduta come "di un raro esempio di cinema classico contemporaneo".


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