Diavolo, santo o solo un uomo? Loro 2

Paolo Sorrentino chiude il suo viaggio dentro e intorno una delle personalità più dibattute degli ultimi trent'anni
Diavolo, santo o solo un uomo? Loro 2© Gianni Fiorito
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Paolo Sorrentino completa il dittico su Silvio Berlusconi e nelle sale esce Loro 2, la seconda parte dedicata al ritratto personale e politico. Se in Loro 1, il Cavaliere restava sullo sfondo per dare spazio all’epopea di Sergio Morra e sua moglie Tamara che, da Taranto, puntava a conquistare Roma, Loro 2 seziona Berlusconi in una serie di episodi esemplari che ne raccontano le sfaccettature. 

Sorrentino così, dopo un film su Andreotti e una serie tv su un papa immaginario e immaginato, completa un viaggio nella storia recente d’Italia tra scandali e corruzione, cercando l’uomo nascosto nel personaggio pubblico. La crisi con Veronica, ma anche le tentazioni e il periodo nero personale. Ancora una volta, è un Sorrentino vicino allo Scorsese di The Wolf of Wall Street, declinato secondo la poetica del regista campano. La telefonata del Berlusconi venditore a un’anonima casalinga ligure per venderle una casa rievoca quella di DiCaprio/Belfort al risparmiatore per vendergli titoli spazzatura di Borsa. La ricerca dell’uomo Berlusconi vive anche di riflessi, negli amici e nei nemici, come il socio “ottimista” o il fedele Confalonieri ma anche la giovane donna che rifiuta le sue avance. Così, al termine di viaggio nella vita dell’ex presidente del consiglio, le uniche a resistergli sono proprio tre donne: la moglie che lo lascia, la giovane donna che non si fa irretire, la collega di partito che lo abbandona all’indomani degli scandali politici.  

Cosa resta, così, di Loro? Uno, nessuno e e centomila un uomo enigmatico, forse molto più semplice da capire di quel che i suoi rivali hanno sempre pensato e che ha segnato la storia del Belpaese,  


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