Roma ricorda in Memorie d'inciampo

Ancora una volta l'artista Gunter Demnig installerà 11 sanpietrini in memoria dei deportati razziali e politici
Roma ricorda in Memorie d'inciampo

Torna, lunedì 11 gennaio, nella Capitale la settima edizione di Memorie d'inciampo con l'artista tedesco Gunter Demnig a Roma per installare 11 Stolperstaine (pietre d'inciampo) in memoria dei deportati razziali e politici. Un percorso tra i Municipi romani che partirà alle ore 12 in via Po 42.

Patrocinato dal Municipio Roma I Centro, Municipio II, Municipio VII e Municipio XIII, e col sostegno dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, il progetto risale da un'idea di Demnig del 1993 quando invitato a Colonia per una installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti decide di dedicare tutto il suo lavoro alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, militari, rom, omosessuali, testimoni di Geova, disabili. Sceglie dunque il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati e vi installa altrettante “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (10x10 cm.). Li distingue solo la superficie superiore, perché di ottone lucente con su incisi i nomi dei deportati e le relative date.

Da allora questa straordinaria mappa della memoria europea si è estesa sino a includere oltre 50.000 pietre. Invitato per la prima volta in Italia nel 2010, Gunter Demnig ha consentito al nostro Paese di entrare a far parte di questo grande circuito internazionale della memoria.

L’inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità.


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