Nadia Rinaldi: «Vi racconto di quando andavo in Curva Sud a vedere la Roma»

L'attrice sarà protagonista al teatro Tirso de Molina dello spettacolo di Nino Manfredi "Gente di facili costumi": «Il palcoscenico è il mio primo amore, il cinema è il mio amante»
Nadia Rinaldi: «Vi racconto di quando andavo in Curva Sud a vedere la Roma»
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ROMA - «Per me è un privilegio portare a teatro una commedia scritta più di trent'anni fa dal mio amico Nino Manfredi». Parola di Nadia Rinaldi che sarà protagonista dall'8 al 26 marzo al teatro Tirso de Molina assieme a Walter Croce del divertente spettacolo "Gente di facili costumi". «Mi ricordo ancora quando andai a vedere per la prima volta questa commedia all'Eliseo e ne rimasti estasiata. Ho frequentato molto Manfredi, per me è stato un grande maestro», ci ha raccontato la Rinaldi. «Recentemente ho anche ricevuto gli auguri di Erminia Manfredi che mi ha molto incoraggiato e mi ha detto che è felice di vedere nuovamente a teatro lo spettacolo creato da suo marito. La storia è molto semplice e racconta due vite solitarie, due mondi differenti - quelli di una prostituta e di un professore - che si incontrano e si legano».

RINALDI FRA TEATRO E... LA ROMA - Lo spettacolo è stato aggiornato rispetto alla versione originale. «Quando c'era Nino ad un certo punto partiva la musica da un giradschi, ora usiamo l'iphone - ha proseguito la Rinaldi -. Ed è anche divertente visto che in questa commedia il mio personaggio non è molto a suo agio con la tecnologia e quindi quando metterà in carica il cellulare, partirà la musica di Franco Califano». E proprio a Califano è dedicata una parte dello spettacolo, a quattro anni dalla sua scomparsa. «Del 'califfo' sentiremo la sua celebre 'Tutto il resto è noia'. E a lui sarà anche dedicata la parte finale della commedia». La Rinaldi ha fatto tantissimo cinema e teatro ma non chiedetele di fare una scelta: «Non ho preferenze anche se il teatro è stato il mio primo amore. Diciamo che il grande schermo è un amante da cui ogni tanto si va con piacere. Sono stata introdotta al cinema da De Sica ma le emozioni, le sensazioni e le vibrazioni che senti sul palcoscenico non le riesci a percepire da nessun'altra parte. Al cinema c'è la magia ma c'è anche la freddezza di un film che magari è stato girato sei mesi prima. Al teatro hai il contatto diretto con il pubblico che sente subito il mio stato d'animo e reagisce di conseguenza. E' tutta un'altra cosa», ha detto la Rinaldi che poi ha parlato anche di sport. «Fra le atlete azzurre mi piace moltissimo Tania Cagnotto anche se ora ha smesso. Ho conosciuto il papà e l'ho trovata una persona deliziosa. Il calcio mi piace, seguo con passione la Roma. Da ragazza andavo spesso in curva Sud, poi con l'età mi sono impigrita e ora preferisco vederla in tribuna o a casa. Il nuovo stadio della Roma? Se ce lo fanno va bene ma credo che la città abbia ben altre priorità», ha concluso la Rinaldi.


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