Roma da bere

Ecco le enoteche e wine bar meglio forniti della Città Eterna. Un viaggio alla scoperta dell'oro rosso che ammalia l'uomo dalla notte dei tempi
Roma da bere
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Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha fatto il vino! Ricordava Victor Hugo nell’Ottocento. Ernest Hemingway gli faceva eco qualche decennio più tardi: il vino è uno dei segni di maggior civiltà nel mondo, diceva lo scrittore statunitense, Premio Nobel per la letteratura. Già nel periodo in cui i due autori celebravano la bontà del nettare di Bacco, nel cuore di Roma spuntavano negozi di vini – oggi enoteche – che proseguono la loro attività anche nel 2016.
È il caso di Trimani ad esempio, che apre nel lontano 1821 e poi da circa 25 anni ha affiancato alla vendita anche la degustazione divenendo in pratica il primo wine bar d’Italia. La cantina conta circa 6000 etichette tra cui non può mancare il Brunello di Montalcino. A quanto pare, fu proprio Trimani a portare per la prima volta a Roma il rosso toscano negli anni ’60 su richiesta dell’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Ha quasi 100 anni di storia l’Enoteca del Frate, nel cuore di Prati, fornita di migliaia di etichette, tra vini scelti, distillati e champagne, millesimati e d’annata. Qui si possono trovare delle autentiche chicche, da assaggiare in quella che è l’estensione naturale dell’enoteca, ovvero il wine bar situato accanto, dove la carta dei vini affianca un menu ricercato in cui si fondono cucina tradizionale e pietanze gourmet. Si può fare anche aperitivo o cena, il conto non sarà proprio economico ma nemmeno inaccessibile. Ma state certi che per la qualità dell’offerta e per la location farete di sicuro un figurone!
È compresa nelle botteghe storiche di Roma l’enoteca Cavour 313, nel cuore del rione Monti. Oltre 80 anni di storia per una vineria nata nel 1935 e che nel 1979 è diventata un punto di incontro nel centro della Capitale e un luogo dove approfondire la conoscenza del vino potendo assaggiare oltre 1000 etichette italiane e internazionali. Dal cuore di Monti a quello di Trastevere, dove troviamo l’Enoteca Ferrara che è insieme ristorante, osteria, wine bar e birreria. Oltre 1600 le etichette che si possono degustare, accompagnate a un menu della tradizione contadina e romana, all’interno di un ex convento del Quattrocento. Un ambiente elegante, ma non troppo formale.
Non lontano da Piazza di Spagna, ecco l’Antica Enoteca, in via della Croce. L’anno di nascita, 1720, accerta l’antichità di questa splendida enoteca diventata uno dei più gettonati wine bar del centro storico. Il suo successo si deve alla notevole proposta di vini – centinaia di etichette di cui molte al calice – e a quella gastronomica, che spazia dai classici sfizi (formaggi, salumi, insalate) ai piatti più gustosi come il fumè di pesce, i bigoli con sugo d’anatra, il baccalà alla vicentina e le polpette al sugo. E infine lasciamo il centro per dirigerci al Tuscolano dove troviamo la cattedrale dello champagne (e del vino): Remigio Champagne e vino appunto. Con più di 100 etichette è l’ideale per chi vuole scoprire più da vicino il mondo delle bollicine. Inoltre, ogni piatto è studiato per esaltare al meglio ogni bicchiere che si sceglie. Hugo e soprattutto Hemingway sarebbero ben felici di vedere posti simili…

 

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