Tutti i sapori dell’autunno nella Capitale

Ecco i ristoranti della città dove assaggiare i piatti più esclusivi a base di funghi, tartufo e zucca
Tutti i sapori dell’autunno nella Capitale
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Come la moda ha le sue tendenze di stagione, anche la cucina segue l’andamento di queste ultime, variando i piatti in base ai prodotti che caratterizzano un preciso periodo dell’anno. L’autunno, visto dai più come una stagione triste che mette fine all’allegria dell’estate e ci prepara alle rigidità dell’inverno, in realtà porta con sé tante ricche sorprese sulla tavola: dai frutti (mele, melograno, uva e castagne solo per citarne alcuni) ad alcuni prodotti pregiati, come il tartufo, i funghi e anche la zucca.

Ma dove assaggiare i sapori tipici dell’autunno a Roma? La Capitale, dall’alto della sua vasta offerta enogastronomica, non vi lascia l’imbarazzo della scelta con tanti posti da scoprire e tanti piatti unici da gustare. Partiamo dai funghi, una delle tante specialità di Armando al Pantheon, dove non è difficile incontrare qualche parlamentare, magari intento ad assaggiare la faraona con porcini e birra nera, vero must della casa. Da non farsi sfuggire anche i porcini che lo chef Claudio Gargioli fa arrivare direttamente dalla Calabria. A due passi da Piazza Navona, a Coromandel, il piatto forte del momento sono i funghi di stagione con crema di castagne, nocciole, cacao, stracciatella e crumble alle erbe. I funghi, in particolare quelli del Monte Amiata, sono invece di casa a “Il Caminetto”, ristorante storico del quartiere Parioli.
Vera delizia del palato, prodotto tra i più pregiati e ricercati in cucina, il tartufo è forse il vero re dell’autunno. A Roma lo si può gustare al meglio da “Le Sorelle” a Piazza di Spagna: qui il menu è praticamente a base di tartufi freschi e funghi porcini. Se vi capita invece di passare dalle parti di Campo de’ Fiori è d’obbligo fermarsi alla Taverna da Lucifero, locale a forte vocazione tradizionale e con un’offerta variegata: da non perdere le deliziose fettuccine al tartufo. Tartufo che è il protagonista incontrastato del menu di “Ad Hoc”, locale raffinato ed elegante in via di Ripetta; qui, oltre ad assaggiarlo, si possono anche acquistare scegliendo tra prodotti di caratteristiche e consistenze differenti. E veniamo alla zucca, che monopolizza o quasi i menu di “Le Tre Zucche” in zona Portuense (da assaggiare il flan di zucca con fonduta di Parmigiano e porcini, i cappellacci di zucca al burro di malga e maggiorana e i fiori di zucca ripieni di ricotta di pecora) e di “Da Cesare”, in via del Casaletto (tra le specialità ci sono la panzanella di zucca alla romana e i ravioli di zucca e pecorino alla gricia).
E, infine, non si possono accompagnare dei piatti così prelibati come quelli elencati con quella che è la vera bevanda di questa stagione: il vino. E per i winelovers della Capitale è arrivata da pochi giorni una piacevole sorpresa: si chiama Brylla e si trova in via Chiana e dà l’opportunità di bere alla mescita tutti i vini in carta, oltre 200 etichette di ricerca e passione per un grande viaggio attraverso le zone vinicole più importanti del mondo e produzioni più piccole di altissimo livello: partendo dalla Francia, dai grandi rossi di Bordeaux all’Italia dove potrete trovare etichette di tutte le regioni della penisola. Per esplorare al meglio questo colorato ventaglio enologico, Brylla si propone in forma di assaggio, calice, mezza bottiglia o bottiglia. 


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