Ponce: «Notre Dame de Paris mi ha cambiato la vita»

Dal 9 giugno la bellissima attrice e cantante argentina sarà al Centrale del Foro Italico con lo spettacolo che l'ha incoronata regina
Ponce: «Notre Dame de Paris mi ha cambiato la vita»
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Il giorno in cui Riccardo Cocciante la scelse per interpretare Esmeralda nella versione italiana del fortunato Notre Dame de Paris, Lola Ponce era un bellissima ragazza poco più che ventenne che in Spagna cercava fortuna in quella che è da sempre una sua grande passione: la musica. Da quel lontano 2002 la bella e sensuale artista argentina di strada ne ha fatta e anche tanta. E oggi, dopo una ricca e fortunata carriera divisa tra cinema, tv e ovviamente musica, e dopo aver costruito una splendida famiglia, Lola torna al suo primo amore, Notre Dame de Paris, e a quel personaggio, Esmeralda, che le ha dato le luci della ribalta e fatta conoscere al grande pubblico. Al suo fianco Giò di Tonno, con il quale ha anche trionfato al Festival di Sanremo del 2008, e tutto il cast originale che 14 anni fa ha incatato il pubblico del Belpaese con un musical dal respiro internazionale.   

 

Lola di nuovo nei panni di Esmeralda. Quanto è grande l’emozione e come sta andando questo nuovo tour di Notre dame de Paris?

Un’emozione gigante e inspiegabile a parole. È molto più grande di prima, perché dopo anni ci sono tante persone che ritornano a vederci che magari erano bambini e ora tornano maggiorenni. C’è gente di tutte le età e l’emozione è talmente grande grazie anche all’unione tra il pubblico e noi artisti. Siamo una grande famiglia e ogni città ci sorprende sempre di più per l’amore dimostrato ogni sera. È impossibile non ascoltarli e l’emozione è talmente grande che è tutto come un sogno. 

 

Quanto sei legata a questo personaggio e quanto è stato importante per la tua carriera?

Non sono legata, Esmeralda è proprio parte della mia vita e lo sarà per sempre. Grazie a lei canto, recito e ballo. È un personaggio che rispecchia tutte le sfumature di una donna: ha la fede, il tradimento, il dolore, la felicità e la libertà, tutte cose che una donna incontra nella sua vita (ride, ndi). Questo personaggio mi ha formato come artista e lo porterò con me per sempre.

 

Ma dagli esordi nel 2002 a oggi, quanto è cambiata Lola Ponce e cosa hai imparato da questo personaggio?

La cosa più bella che mi ha insegnato è quella di credere nei valori fino alla fine. Non sono cambiata molto tranne che ora sono diventata mamma e sono innamorata di un uomo incredibile. Dal punto di vista personale è cambiato che ho creato una famiglia e questo mi ha permesso di dare ancora più valore a tutte le cose. Per quanto riguarda il personaggio Esmeralda, invece, sono la stessa anche se prima ero un po’ più acqua e sapone, easy come è lei, mentre oggi credo di avere molta più libertà nell’interpretarla e questo grazie alla normale evoluzione che posso aver avuto anche a livello vocale, recitativo e mi sento completamente a mio agio. Ora siamo una cosa sola (ride, ndi). 

 

Quando hai iniziato a vestire i panni di Esmeralda immaginavi che sarebbe stato il tuo trampolino di lancio?

Assolutamente no. È stata una benedizione e una fortuna per me. Interpretare Esmeralda ha cambiato il mio destino perché io nasco come artista pop e quando mi si è presentata l’occasione ero in Spagna con un mio disco. Lì mi ha visto Riccardo Cocciante e mi ha portato in Italia puntando molto su di me (ride, ndi). Avevo solo 20 anni e mi è stata data un’enorme possibilità. Non conoscevo nemmeno l’italiano e dover preparare un’opera di tre ore, cantare e recitare in una lingua diversa dalla mia non è stato semplice. La cosa che mi ha fatto crescere, non avere paura e andare avanti è stato sempre l’amore del pubblico. Ringrazio tutti per questo e ogni sera, a ogni spettacolo, cerco di dare tutta me stessa per ripagare l’opportunità e le cose belle che ne sono scaturite, dalla recitazione come nella musica. 

 

Le prevendite e le presenze agli spettacoli dimostrano testimoniano il successo di Notre Dame de Paris. Dal 9 al 25 giugno sarete a Roma, cosa deve aspettarsi il pubblico della Capitale e cosa ti aspetti tu dal pubblico romano?

Il pubblico da me sicuramente si aspetta di vedere Esmeralda, ma credo anche Lola perché siamo la stessa cosa. Si aspetta di vedere un personaggio ancora più libero e affascinante come è stato in tutti questi anni. In realtà io do senza mai aspettarmi nulla e questo credo sia la cosa più importante nella vita. Spero di vedere tanta gente e di poter salutare tutti, rincontrare tanti amici che mi hanno seguito in questi anni e sarò sicuramente emozionatissima. Poi l’ultimo giorno a Roma, il 25, sarà il mio compleanno, farò 34 anni, e faremo una grande festa tutti insieme (ride, ndi).  

 

Questo nuovo allestimento ha dalla sua la forza del cast originale, al tuo fianco ci sarà ancora una volta Giò di Tonno. Com’è stato ritornare tutti insieme sullo stesso palco?

Ogni show è una magia e un’emozione inspiegabile. Siamo legatissimi e anche se molto impegnativo fra di noi c’è una sinergia pazzesca che ci fa fare le cose in maniera semplice e con allegria. Questo nostro rispetto, amicizia e amore arriva al pubblico e ci permette di divertirci veramente tantissimo.  

 

Con questo spettacolo stai mettendo in mostra alcune delle tante “facce” di Lola Ponce. Canti, reciti, sei una modella e da poco anche mamma. Come fai a conciliare tutti questi aspetti di te?

È più semplice di quanto possa sembrare. Le mie figlie hanno dato un qualcosa in più alla mia vita, mi hanno arricchito. Hanno un padre che è anche lui un artista e quindi vivono immerse in questo nostro mondo e girano tanto con noi. Grazie a Notre Dame stanno pure imparando l’italiano. È semplice conciliare tutto perché sono tutte parti della mia vita e organizzandoci bene e con concentrazione si fa tutto. Poi abbiamo la fortuna di avere dei genitori che ci danno una mano.  

 

E questo tua poliedricità, la tua vita, è raccontata benissimo nel tuo blog “SnapLola”.

Sì, è vero. Lo gestisco io perché mi piace controllare tutto in prima persona senza affidarmi a qualcuno. 

 

Ma per fare tutto quello che fai ti servirebbero giornate da 30 ore?

Esatto, non mi bastano le 24 ore (ride, ndi), lo dico sempre anche al mio compagno. Ho bisogno di tenere la testa sempre impegnata, fare mille cose, stare in mezzo alla natura, fare sport, prendermi cura del mio corpo e di tutta la mia famiglia. Diciamo che sono una donna a 360 gradi. Ho una mamma e una sorella che sono simili a me e forse è anche per questo che sono così. Alla fine noi siamo lo specchio della nostra famiglia e loro mi hanno insegnato che è possibile fare tanto e insieme.

 

Ma visto che fai mille cose e il tour ti terrà impegnata fino a fine anno, riuscirai a trovare del tempo per le vacanze?

In realtà prendo la vita come una vacanza. Ogni giorno, anche se devo lavorare, cerco di vivere la vita approfittando dei momenti liberi che ho. Anche ora che sono in giro con lo spettacolo, vado a prendere un po’ di sole, mangio le specialità dei luoghi in cui ci esibiamo e organizzo la mia vita incastrando tutto per vivere ogni giorno come se fosse una vacanza. 

 

Nel presente di Lola si legge Notre Dame de Paris. Nel futuro cosa leggeremo?

Io vivo il presente e lavoro per far sì che possa andare tutto per il meglio. Mentre sto facendo questo tour mi stanno proponendo tante cose stupende, ma la mia intenzione è sempre accettare cose che possono aiutarmi a crescere a livello artistico. Mi sto concentrando molto sulla musica, sto componendo e registrando e in questi giorni uscirà un brano super estivo che ho girato in Giamaica e si chiama Surfing in the sky. Io e la musica siamo una cosa sola e non riesco a vivere senza. 

 

Ok la musica, ma lo sport lo segui? E il calcio?

Sono da sempre tifosa della Roma e amo tutti gli sport soprattutto quelli acquatici. Ho sempre sciato sull’acqua e non amo la neve perché sono più per il clima caldo. Lo sport è una parte fondamentale della mia vita e la penso come i latini che dicevano “mens sana in corpore sano”. Mi prendo molto cura del mio corpo e lo faccio curando l’alimentazione e praticando tanto sport. 

 

Con questa chiacchierata abbiamo conosciuto Lola a 360 gradi. Secondo te quale sarebbe il titolo perfetto per questa intervista?

Non lo so, non mi hanno mai fatto questa domanda. Mettiamo “Semplicemente Lola” (ride, ndi). 

 

Per ulteriori informazioni e prenotazioni consultare il sito www.ndpitalia.it


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