Giorgio Tirabassi in "Coatto unico senza intervallo"

Arriva alla Sala Umberto, come autore e interprete, l'attore di successo con una nuova versione dei personaggi e dell'umanità della sua Città
Giorgio Tirabassi in "Coatto unico senza intervallo"
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Dal 19 gennaio al 7 febbraio torna Coatto unico nel nuovo titolo "Coatto unico senza intervallo" con l’attore Giorgio Tirabassi, autore e interprete, che porta in scena, presso la Sala Umberto di Roma, i nuovi ritratti umani dei cittadini della Capitale.

Nato quindici anni fa con il nome di Coatto Unico, concepito per essere rappresentato negli spazi della periferia romana e nel carcere di Rebibbia, oggi lo spettacolo cambia e diventa Coatto unico senza intervallo: il percorso è relativamente inverso ai personaggi vecchi e nuovi rappresentati sul palco, i quali "coatti" nell'originale accezione di "costretti", trascorrono tutta la vita nello stesso quartiere, con gli stessi amici e nello stesso bar di sempre, dove fanno le stesse battute e ridono delle stesse cose, eterni come la città di cui sono parte integrante, al pari del Colosseo e di San Pietro.

Pur presentando storie e situazioni in gran parte nuove rispetto alla precedente versione, lo spettacolo ha conservato lo stesso spirito e la stessa irresistibile e divertente freschezza degli esordi; la città è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, può far sorridere e riflettere il pubblico di qualunque parte d’Italia e di ogni età, con le sue conversazioni rubate in un bar, su un autobus affollato o in un grande magazzino nelle ore di punta.

Giorgio Tirabassi, accompagnato sulla scena da Daniele Ercoli al contrabasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni, nonostante la grande popolarità ottenuta con fortunate serie televisive come Distretto di polizia, Paolo Borsellino, I liceali, Boris, Benvenuti a tavola e l'ultimo Squadra mobile, non ha mai smesso di essere profondamente "dentro" la sua città e di continuare a scattare istantanee ironiche e spietate di alcuni esempi di varia umanità in cui ciascuno può riconoscersi.

Proprio l’8 gennaio scorso è uscito anche "Romantica", il primo album dell’attore che in 14 brani più una bonus track racconta la tradizione popolare della canzone romana in un universo sonoro elegante e ricercato che spazia dal jazz, al manouche, passando per il tango, la bossanova e la milonga.


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