A Letto Dopo Carosello, sul palco con Michela Andreozzi

Dal 3 al 22 maggio al Teatro Sala Umberto un varietà ricco di ricordi ed emozioni che ripercorre gli anni '70 e la storia della televisione italiana
A Letto Dopo Carosello, sul palco con Michela Andreozzi

Vecchie e nuove generazione, tutti, almeno per sentito dire, conoscono Carosello. E lo spettacolo diMichela Andreozzi sotto la regia di Paola Tiziana Cruciani è un modo per rendere onore a uno dei programmi più famosi della storia della televisione italiana e in generale a un’epoca, quella degli anni '70, tra le più belle di sempre.

A Letto Dopo Carosello, in scena dal 3 al 22 maggio sul palco del Teatro Sala Umberto, è un varietà per attore solo diventato ormai un piccolo cult e gira l’Italia da 6 anni.

Lo spettacolo ripercorre i personaggi più amati della televisione e della musica anni '70, un’epoca tra le più vivaci, entusiasmanti ed emozionanti della nostra storia, attraverso un viaggio indietro nel tempo carico di ricordi, comicità e racconti e intervallato dal gioco interattivo dei jingle pubblicitari, in cui il pubblico viene chiamato a indovinare storici Caroselli e premiato con la mitica caramella Rossana.

Michela Andreozzi condividerà il palco con il Maestro Greggia, pianoforte, e il Piji & Bateau Manouche, quintetto jazz swing reduce dai successi mattutini come official band dell'Edicola Fiorello. Lo spettacolo sarà l’occasione anche per ricordare alcune icone di quegli anni, da Franca Valeri a Gabriella Ferri, passando per gli eroi dei telefilm e dei cartoni animati, di cui si canteranno le sigle, per finire con le rubriche di varietà che hanno reso celebre la nostra televisione.

Televisione a cui è particolarmente affezionata l’attrice: «Sono legata a quegli anni perché grazie ad essi sono ciò che sono, un’esponente dell'ultima generazione cresciuta senza tecnologia. Quegli anni e quella tv hanno condizionato il mio modo di ridere, sentire e commuovermi: questo varietà è un modo di condividere la mia passione per quella meravigliosa stagione. È come se avessi ritrovato il mio giocattolo più divertente mentre pulivo la soffitta dei ricordi e volessi oggi condividerla con voi».  


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