Marco D’Amore e American Buffalo al Piccolo Eliseo

Da stasera fino al 23 ottobre in scena un grande classico del drammaturgo statunitense David Mamet
Marco D’Amore e American Buffalo al Piccolo Eliseo

«Un ponte tra la realtà che racconta e le visioni possibili che è in grado di generare» questa è la magia che solo i grandi classici sanno creare. La pensa esattamente così Marco D’Amore da stasera in scena, fino a domenica 23 ottobre, con “American Buffalo” al Teatro Piccolo Eliseo. Sul palco insieme a D’Amore (O Professore), che ne ha curato anche la regia, Tonino Taiuti nei panni di Don, proprietario del negozio e Vincenzo Nemolato che interpreta Guaglione.

Continua quindi nel segno della drammaturgia statunitense il programma delle sale Eliseo che dopo la prima di Americani prosegue con lo spettacolo che vede protagonista Marco D’Amore, l’ex Ciro Di Marzio di Gomorra. Anche per “American Buffalo”, sempre di David Mamet, si tratta di un debutto nazionale, anche se è andato in scena già ieri sera con l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Lo spettacolo racconta la storia di un fallimento annunciato al quale è impossibile sottrarsi. È ambientata nei bassifondi, tra botteghe maleodoranti e vestiti sdruciti.

“American Baffalo” è un grande classico e racconta Marco D’Amore «Io, perso nel viaggio della lettura, ho visto costruirsi lentamente, davanti ai miei occhi, uno di questi ponti … è partito da Chicago (città natia di Mamet) e, passando per l’angusta bettola di Don (protagonista del testo), è giunto a Napoli, in un vicolo in cui le ‘puteche’ (botteghe in dialetto napoletano) esistono ancora. Dove è possibile incontrare i “tipi” descritti nel testo, ascoltarne le storie in una lingua che ricorda il famoso sound a cui si riferisce l’autore quando racconta dei suoi personaggi, una lingua di popolo che arriva direttamente dalla pancia ed esplode senza filtri, la lingua napoletana».


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