Ecco la nuova stagione del Teatro Greco

Dal 1996 a oggi venti anni nel segno dell'arte. Rivera, Giuliani, Fresi, Paiella e tanti altri i protagonisti dei 19 spettacoli in programma
Ecco la nuova stagione del Teatro Greco© ANSA
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Una tradizione che dura dal 1996 quella del Teatro Greco a Roma. Una tradizione nata dall’amore per l’arte di Renato Greco e Maria Teresa dal Medico. Un amore che ha dato alla luce uno spazio che riprende, con la sua particolare struttura, i teatri dell’antica Grecia. In questi vent’anni di attività il Teatro Greco ha dato luce a ogni forma di espressione artistica e anche quest’anno ha deciso di dare continuità al suo lavoro.

La stagione 2016-17 che sta per aprirsi prevede sette mesi di programmazione, diciannove spettacoli e tanti giovani promettenti accompagnati da alcuni degli attori più importanti del panorama nazionale. Danza, musical, prosa, commedia, canzone e comicità. Tutto questo nel cartellone proposto da E20 Spettacolo che vede la direzione artistica affidata a Marco Mattolini. Il Teatro Greco si propone di fare scola nel senso pionieristico della parola e dall’altro che fa scuola perché sotto il teatro c’è il cuore del teatro che in primo luogo è una famosa scuola di danza, dal quale sono usciti diversi artisti che oggi fanno parte di questo cartellone. Da quando ha iniziato la sua attività è sempre stato un teatro versatile, unico nel suo genere. 

Apre la stagione il prossimo 3 novembre lo spettacolo di Flavio Bucci in Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai…, uno spettacolo che lo vede impegnato nell’interpretazione dei canti più noti di Giacomo Leopardi. Non una semplice lettura, ma un vero e proprio spettacolo che si avvale della collaborazione di una grande coreografa e danzatrice come Gloria Pomardi che rappresenta la luna e le donne amate dal poeta. 

Si alterneranno poi sul palco del teatro romano tanti altri artisti tra i quali Andrea Rivera, Simona Marchini, Max Paiella, Lina Job Wertmuller Paolo Belli, Antonio Giuliani, Riccardo Rossi, Stefano Fresi e veramente tanti altri ancora. 


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