Al Teatro Prati “La classe non è acqua”

Da domani fino al 13 febbraio sarà in scena la nuova esilarante commedia firmata Fabio Gravina
Al Teatro Prati “La classe non è acqua”
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Da domani sera fino al 13 febbraio sul palco del Teatro Prati sarà in scena “La classe non è acqua”,  la nuova esilarante commedia firmata dal direttore artistico Fabio Gravina. Uno spettacolo che si muoverà sull'onda dell'eleganza: i riflettori sono infatti puntati sulle vicende di una coppia, ma soprattutto di un marito che per riconquistare la moglie dovrà necessariamente agire con ingegno e, appunto, con classe. Inoltre, ad accogliere i numerosi invitati sarà un piccolo esercito di studentesse provenienti dal Centro Elis che durante la prima faranno gli onori di casa servendo piccole golosità di pasticceria preparate da loro in omaggio al tema dello spettacolo…perché ogni gesto, se fatto con classe, assume un’intensità diversa e speciale. 

La trama della commedia è incentrata sulle vicende di Gigi, brillante uomo sulla cinquantina che si guadagna da vivere scrivendo insulse fiction e banali sceneggiati, e di Lisa, sua moglie, una bella donna sulla quarantina, educata, colta ma un po’ malinconica. La loro storia d'amore sembra procedere a gonfie vele finché, per il solito contrattempo da romanzo giallo, Gigi non scopre un’orrenda verità: Lisa ha un amante, Francesco Maria Serravalle-Scrivia, un aristocratico bello, ricco, elegante e assolutamente affascinante. Per Gigi è un colpo durissimo, ma col pretesto del passaggio delle consegne decide di incontrarlo e subito si rende conto che non è altro che un bellone vanesio e pieno di sé: riuscirà Gigi a far tornare il senno alla moglie facendole prendere coscienza del disastro che  stava per combinare? Questo è ciò che si chiederà costantemente il pubblico, che si affezionerà con facilità al simpatico ed ingegnoso protagonista e vivrà con lui disfatte e vittorie dei tentativi di riconquistare la moglie.

«Ogni sera dietro una tenda nasce una storia di vita che diventa teatro». E’ in queste poche parole che Fabio Gravina, direttore artistico del teatro Prati, racchiude il senso dell’arte teatrale che ad ogni debutto restituisce agli stessi attori e alla platea delle grandi emozioni. 


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