Figli di un Dio minore al Teatro Greco fino al 19 febbraio

Giorgio Lupano protagonista della pièce teatrale dalla quale è tratto il film premio Oscar: «Per imparare il linguaggio dei segni ho dovuto studiare un anno e mezzo»
Figli di un Dio minore al Teatro Greco fino al 19 febbraio
2 min

ROMA - E' il silenzio del mondo dei sordi il protagonista di «Figli di un Dio minore», primo adattamento italiano diretto da Marco Mattolini della pièce di Mark Medoff sbarcata sul grande schermo nel 1986. In scena al Teatro Greco fino al 19 febbraio, Giorgio Lupano interpreta James Leeds, giovane logopedista che si innamora di Sarah, una ragazza sorda dalla nascita come la sua coprotagonista, l'attrice Rita Mazza.

«Il nostro spettacolo non è tratto dal film premio Oscar ma dalla pièce teatrale alla quale il lungometraggio si è ispirato», ci ha raccontato Lupano. «La forza emotiva del nostro spettacolo non ha nulla da invidiare al film. Il lunguaggio dei segni è molto scenico, ha un fascino che di presta benissimo al teatro. La chiave della storia non è quella di provare a guarire un sordo ma il contrario: è il sordo che non vuole abbandonare il silenzio del suo mondo e chiede al logopedista di provare la sua situzione. La domanda del dottore è: "Avrò il coraggio di abbandonare tutte le mie certezze per trasferirmi in un mondo sconosciuto fatto di silenzio"?».

Per entrare nella parte Lupano ha dovuto imparare il linguaggio dei segni: «Ci ho messo un anno e mezzo, è come se avessi dovuto imparare un'altra lingua. Ora la conosco ma non ancora benissimo: di fatto so bene solo le parole che mi servono per lo spettacolo», ha concluso l'attore. Lo spettacolo proseguirà anche nei prossimi mesi toccando tutte le principali città italiane.


© RIPRODUZIONE RISERVATA