Al Sala Umberto l’Ispettore Drake è alle prese con il delitto perfetto

Fino al 19 marzo è in scena lo spettacolo di Sergio Assisi, «una commedia inglese dall'humor surreale»
Al Sala Umberto l’Ispettore Drake è alle prese con il delitto perfetto© Marina Alessi

L’Ispettore Drake accompagnato dal suo fido aiutante Plod si trovano a dover affondate la sfida più grande della loro carriera: il delitto perfetto, quello commesso da un genio che studia il suo piano in ogni minimo particolare per riuscire a portare a termine il suo progetto a prova di errore.

Ecco così che sul palco del Sala Umberto fino al 19 marzo arriva L’Ispettore Drake e il delitto perfetto diretto da Sergio Assisi con Luigi Di Fiore, Francesco Procopio, Fabrizio Sabatucci e Beatrice Gattai. Il caso è di quelli intricati e le domande rimbalzano netta testa dell’ispettore Drake e di Plod: Chi è il misterioso dottor Short? E perché ha sposato un facocero? E’ stato lui ad uccidere la sua quarta moglie o è stata la sua quarta moglie a uccidere lui? Ha veramente due figlie di nome Sabrina o una delle due mente? Che ci fa il Papa nel bosco? Ma soprattutto, perché c’è un lampione in salotto?

L’Ispettore Drake è un personaggio surreale al servizio di un thriller altrettanto surreale che racchiude in sé tutti quanti i luoghi comuni del detective esasperati all’ennesima potenza da un delitto a dir poco perfetto. È proprio questa esasperazione a sfociare nella comicità, infatti la sua incompetenza malcelata da un atteggiamento serioso e goffamente beffardo, è resa ancora più esilarante dall’accoppiata con il sergente Plod, il peggior assistente che un detective possa desiderare di avere al suo fianco quando si sta indagando su un omicidio! Ecco spiegate tutte le gag e gli infiniti colpi di scena che si vedranno sul palco del Teatro Sala Umberto

Come racconta Sergio Assisi lo spettacolo è «una commedia inglese dall’inconfondibile humor surreale, che si amalgama con la comicità nazional popolare. L’idea è quella di dar vita a personaggi dichiaratamente eterogenei per dialetto. Dal napoletano al milanese, passando per il romano. Una sorta di spettacolo multietnico, che prova a sfruttare le comicità regionali, sulla base di una provata e internazionale ironia british».


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