Michela Andreozzi in “L’amore al tempo delle mele”

L'attrice romana è protagonista al Brancaccino fino a domenica 12 marzo con il suo nuovo spettacolo nella rassegna tutta in rosa "Una stanza tutta per lei"
Michela Andreozzi in “L’amore al tempo delle mele”

Otto attrici, otto donne e l’essenza stessa delle donne del terzo millennio. È così che fa ritorno per il secondo anno la rassegna in rosa “Una stanza tutta per lei”, in programma fino al 14 marzo (e iniziata ieri) al Teatro Brancaccino

Tra le protagoniste c’è anche Michela Andreozzi che proprio ieri ha presentato il suo spettacolo “L’amore al tempo delle mele” sul palco ancora fino a domenica 12 marzo. L’attrice romana torna alla ribalta dopo il successo di “A letto dopo Carosello”, uno spettacolo che ci ha accompagnato indietro nel tempo, così come fa anche con il nuovo show. Il format resta sempre lo stesso con canzoni dal vivo e il coinvolgimento del pubblico, come se fosse un vecchio amico. Michela Andreozzi ci fa rivivere i momenti in cui abbiamo iniziato a capire le prime tragiche conseguenze dell’amore. L’adolescenza e la cameretta, il diario, il telefono, la gita scolastica e il primo amore: indimenticabili, drammatici e involontariamente esilaranti momenti che hanno segnato la vita di ciascuno di noi.  Ma come siamo diventati? Ma siamo davvero cambiati? E se potessimo per un attimo tornare indietro a quell’incantevole istante in cui non eravamo carne pesce, ma in cui tutto stava per accadere?

“L’amore al tempo delle mele” è sicuramente uno degli spettacoli di punta della manifestazione tutta in rosa ideata da Marioletta Bideri che racconta: «Era da tanto tempo che desideravo creare un evento dedicato alle donne, trovare un luogo dove le attrici più note (e anche le più giovani) potessero esprimere il loro talento raccontando con dei reading, con il canto, con monologhi e attraverso brani di letteratura, l’universo femminile. Volevo si potesse fare un viaggio nel cuore, nella mente, nelle emozioni delle donne, che riuscisse a parlare alla pancia degli spettatori». 


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