Al Teatro Roma con Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile

Da 13 febbraio al 28 marzo arriva nella Capitale in prima nazionale una rilettura unica e attuale del capolavoro di Shakespeare
Al Teatro Roma con Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile

Una rilettura unica e attuale di una delle più importanti opere di William Shakespeare nata dalla penna di Gianni Clementi. Da Romeo e Giuletta ecco Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile in scena da martedì 13 febbraio al 28 marzo al Teatro Roma. Si tratta del debutto di uno dei titoli più attesi della stagione teatrale e come scrive Clementi «E’ un titolo che prende solo a prestito i due appellativi Ultrà e Irriducibile, proprio come fece Shakespeare con i Montecchi e Capuleti, per indicare due fazioni opposte, annebbiate da un odio reciproco talmente radicato ed insensato, da sconfiggere la purezza e l’amore di due ragazzi».

Uno spettacolo ispirato ai dialoghi e le vicende dell’opera shakespeariana che ha prodotto una rilettura ambientandola ai giorni nostri in cui a scontrarsi non sono più le due famiglie ma le due fedi sportive. Sul palcoscenico a interpretare il testo in versi «che segue le linee guida del classico shakespeariano ma usa un linguaggio decisamente popolare, in fin dei conti una storia “coatta”, che vive in una Roma popolare, periferica, dove i ragazzi guardano alla domenica calcistica, alla loro fede sportiva, come il fine ultimo della loro esistenza» saranno Mara Gentile  a interpretare l’opera assieme ai due protagonisti Giulia Fiume (Giulietta) ed Edoardo Frullini (Romeo) accompagnati da un grande cast composto da Matteo Cirillo, Simone Crisafi, Alessio D’Amico, Federico Le Pera, Daniele Lucci, Matteo Milani, Luca Paniconi, Simone Pulcini, Luna Romani, Gianmarco Vettori che si avvalgono della partecipazione straordinaria dei due veterani della recitazione ovvero Stefano Ambrogi e Marco Prosperini interpreti del ruolo dei genitori dei due sfortunati innamorati.

Gianni Clementi in questo spettacolo ci tiene anche a sottolineare tutto quello che ruota attorno a termine Ultrà o Irriducibile: «In genere il termine Ultrà (o Irriducibile che sia) evoca nell’immaginario collettivo scenari di distruzione e violenza, eppure quegli stessi Ultràs e Irriducibili siano capaci di slanci di grande generosità come ha dimostrato il loro  importante contributo in termini di aiuti umanitari durante il recente e tragico terremoto abruzzese. Perché i ragazzi, al di là delle fedi politiche o sportive che siano, hanno bisogno di amare, lottare, credere».


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