JuniorClub2017: sarà sfida aperta in tutto il Lazio

Al via la sesta edizione: tante novità e in palio il titolo di Campione Regionale
JuniorClub2017: sarà sfida aperta in tutto il Lazio
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È rinato qualche anno fa. In punta di piedi è cresciuto, migliorato. Ora è grande, maturo, in procinto di toccare l’apice. Ha esteso i suoi confini all’intera Regione e un domani, chissà, allargherà i propri orizzonti sino a raggiungere l’intero stivale. Parliamo dello Junior Club, l’unico torneo di calcio scolastico in Europa con una durata di 4 mesi. Un torneo che accoglie, oltre a Roma, le province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Un torneo che, essendo rinato da un’iniziativa sportiva disputata per alcune stagioni duranti gli anni settanta nella Capitale, ha un fascino storico indelebile. Chi ne ha fatto parte, ne parla con un velo di commozione e nostalgia, ricordandolo come uno dei momenti più belli dell’adolescenza. Chi invece sta per parteciparvi, è entusiasta, elettrizzato al solo pensiero di mettere piede su quello storico campo, nel cuore del quartiere di Tor Marancia, desideroso di giocare divertendosi, di stringere nuove amicizie, di alzare al cielo la coppa e cucirsi addosso il tanto ambito stemma di Campione Regionale. Lo Junior Club è tutto questo, è il torneo di calcio scolastico per eccellenza.

LA CONFERENZA. Non era in programma la finale di Champions eppure, ieri, la sala stampa dello Stadio Olimpico era gremita. Sul piedistallo, al posto della Coppa dalle grandi orecchie, si ergeva un’effige raffigurante uno Scudetto Tricolore Regionale. L’importanza delle occasioni dipende da chi le vive e, per gli studenti giunti dalle scuole di tutto il Lazio, lo Junior Club rappresenta una vera e propria Coppa dei Campioni. E, mentre i capitani delle due squadre finaliste della passata edizione si stringono la mano dandosi appuntamento sul rettangolo di gioco, inizia la Conferenza di Presentazione della sesta edizione. A presenziare c’erano tutti, non mancava nessuno; Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio e Andrea Abodi, Presidente Lega Nazionale Professionisti Serie B e ancora il Prof. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore Università Unicusano, il Dr. Angelo Diario, Presidente Commissione Sport del Comune Di Roma ed il Dr. Antonino Mancuso, Provveditorato Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il parterre, insomma, è quello delle grandi occasioni ma, a prendere la parola per primo, non poteva essere altro che Mario Casali, presidente della Wellness Town, vero motore e cuore pulsante di questa iniziativa: «Avere un parterre così importante accanto mi emoziona. Otto anni fa, dopo essermi confrontato con i miei figli, decisi di iniziare una nuova sfida per lo sport in generale con la consapevolezza che le sfide si possono vincere ma anche perdere. Oggi, 13 gennaio 2017, con l’apertura all’intera regione, ritengo che sia stata abbondantemente vinta. Vorrei ringraziare in primis il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per essere qui e per aver appoggiato la proposta di far si che da quest’anno, cominciando dai Giovanissimi, l’Istituto che vincerà il torneo si fregerà del marchio dello Scudetto Regionale. Questa è una manifestazione basata sull’etica, sulla disciplina e sul rispetto delle regole; per far sì che tutto questo avvenisse avevo bisogno di persone accanto che condividessero i miei stessi obiettivi. Le ho trovate in Gildo Giannini, un’istituzione nel mondo del calcio romano, per il settore tecnico e in Massimo Mignardi, che è riuscito a coordinare tutte le realtà che sono inserite, sia a Roma che al di fuori, per il settore scolastico. Un grazie, infine, al Corriere dello Sport che ha fatto sì che questa sfida diventasse vincente per tutti. Ora, ragazzi, è il vostro turno».

GLI OSPITI. A prendere la parola per secondo, il Dr. Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI: «Oggi sono felice ed emozionato di vedere una sala così piena. Un impegno così forte da permettere di ampliare i confini di quest’iniziativa coinvolgendo tutte le province della Regione, reputo sia tale da far tremare le vene dei polsi. Inoltre, ritengo una novità eccezionale il fatto di assegnare uno scudetto. È sicuramente importante l’agonismo, ma l’attenzione maggiore deve essere rivolta allo stare bene insieme cercando di rispettare i compagni che giocano contro di voi. Cercate di affrontare quest’esperienza con lo spirito giusto, traendo insegnamento dal torneo e divertendovi sul campo. Voi rappresentate per lo sport il miglior “made in Italy” che ci possa essere», Nella sala non si sente volare una mosca, i ragazzi sono composti, attenti ad ogni parola, come se quella che stanno ascoltando fosse la lezione più importante della loro vita. Ma c’è anche chi, come il Dr. Stefano Barigelli, Coordinatore del Corriere dello Sport, il torneo lo ho giocato personalmente: «Vi guardo con un po’ di invidia. Ho dei ricordi bellissimi di quando ho partecipato a questa manifestazione da ragazzo. Nel liceo che frequentavo uscivamo dal campo quasi sempre sconfitti e con molti gol al passivo eppure, eravamo felici. Lo Junior Club fa parte della storia di questa città, essendo nato nel 1966 da un’intuizione di Gilberto Viti, ex dirigente della Roma. L’idea era nata con l’intento di far avvicinare i giovani allo sport mettendo in campo le scuole della città. Qui, alzò il suo primo trofeo nel 1972 Agostino Di Bartolomei e, così come lui, calciatori del calibro di Giuseppe Giannini, D’Amico e Francesco Rocca. Dovete avvicinarvi al torneo con rispetto. Rispetto per chi vi ha preceduto e per i campioni che lo hanno frequentato. Divertitevi e fatevi onore perché tra cinquant’anni quest’esperienza ve la ricorderete molto bene». FAIR PLAY. Al termine del torneo verrà premiata dal Colonnello Vincenzo Parrinello, Presidente Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, la squadra che avrà tenuto il miglior comportamento in campo. Non si gioca contro qualcuno, ma con qualcuno. Etica, solidarietà, amicizia e rispetto verso gli altri. Questi, sono i principi cardine sul quale lo Junior Club ha sempre posato le proprie basi. Da lunedì si comincia a fare sul serio. In bocca al lupo ragazzi e soprattutto bentornato Junior Club.


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