JuniorClub 2017: Che emozioni all’Olimpico

Una giornata di festa per i ragazzi pronti a sfidarsi sul campo nel segno del fair play
JuniorClub 2017: Che emozioni all’Olimpico
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Una sala gremita dal primo all’ultimo posto. Professori e studenti, pur di far parte di questa giornata, non hanno esitato a sedersi a terra oppure restare in piedi per ascoltare chi di questo progetto ne è l’artefice, uno su tutti il presidente della Wellness Town Mario Casali, e i tanti che da sempre lo sostengono e ieri lo hanno ribadito ad alta voce. La lista di chi ha partecipato allo Stadio Olimpico alla conferenza stampa di presentazione della sesta edizione della Junior Club è lunga ed ogni anno sempre più prestigiosa, ma i veri protagonisti restano sempre loro: i ragazzi.

I RAGAZZI. «Lo sport unisce da sempre, questo evento ne è la prova, e noi siamo sempre molto contenti di partecipare ad una competizione così importante» raccontano con entusiasmo i ragazzi. Tra loro alcuni prendevano appunti, scattavano foto, sfogliavano il Corriere dello Sport cercando di scoprire il giorno del loro esordio oppure, i più fortunati, si rivedevano festeggiare il successo nel video proiettato nei monitor della sala conferenze. E tra loro ci sono i ragazzi del Liceo Pasteur di Roma accompagnati e guidati dalla professoressa Giovanna Necci: «Siamo stati sempre presenti da quando il torneo è tornato e tre volte siamo arrivati in finale vincendo per ben due volte, nel 2015 con gli Juniores e l’anno scorso con gli Allievi. A settembre i ragazzi vengono da me, anche se sono una donna, mi rispettano e mi chiedono di poter partecipare. La sentono veramente come una grande occasione per poter rappresentare la loro scuola». Oltre ai veterani c’è spazio anche per chi quest’anno si affaccia per la prima volta al torneo: «Lo Junior Club è un’occasione per i ragazzi di cimentarsi con una nuova esperienza. Dopo il successo che il torneo ha riscosso negli anni precedenti, siamo felici di partecipare anche noi» dichiara un professore della provincia di Frosinone.

IL PATTO ETICO. In una mattinata così ricca e frenetica c’è sempre spazio per sottolineare i valori, quelli veri, dello sport: rispetto degli avversari, correttezza e lealtà su tutti. Insomma quelli che tutti i ragazzi si impegnano a rispettare nel momento stesso in cui decidono di partecipare allo Junior Club e che sottoscrivono firmando, a inizio torneo, il patto etico. «Nel momento in cui abbiamo firmato il patto etico – racconta il capitano del Pasteur, vincitore della scorsa edizione della categoria Allievi – ci siamo impegnati ad essere corretti e vincere sempre nel rispetto dell’avversario». L’entusiasmo non ha coinvolto solo gli studenti ma anche i tanti professori presenti ieri mattina che si sono uniti in coro per ribadire che «un ragazzo onesto e leale sul terreno di gioco riflette la propria correttezza nella scuola e nella vita in generale».

GIORNALISTI PER UN GIORNO. Da lunedì la parola spetterà al campo, ma non solo. Infatti lo Junior Club oltre ad essere «una manifestazione di prestigio – racconta un professore – è anche l’occasione di far conoscere, a chi partecipa, ambienti nuovi e affascinati come quello della comunicazione». Proprio per questo si conferma anche quest’anno l’iniziativa che vede impegnati i ragazzi delle scuole a vestire i panni del giornalista, anche solo per un giorno. I ragazzi saranno protagonisti al termine delle partite di vere e proprio interviste da bordo campo ai loro compagni di scuola e avranno l’opportunità anche di scrivere degli articoli. Il loro lavoro sarà poi visibile sul sito del Corriere dello Sport e sulle pagine social del torneo.

IL TOUR DELL’OLIMPICO. Come ogni anno il momento più atteso della giornata è il tour dello stadio. Per i ragazzi guardare, oppure solo sfiorare con mano i luoghi che abitualmente ospitano i giocatori di Roma e Lazio è un’emozione che difficilmente si può descrivere. Tra un selfie sulla poltrona del capitano, Francesco Totti, e una su quella del bomber laziale Ciro Immobile l’emozione mista allo stupore era palpabile soprattutto nei più piccoli dei Giovanissimi. Purtroppo le condizioni meteo non hanno permesso a tutti i ragazzi di avvicinarsi a quel prato verde dove la magia prende realmente vita, ma nessun problema c’è sempre tempo l’anno prossimo.


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