La storia dell'Europeo e tre romanzi con il calcio protagonista

Dal 1960 a oggi, storie e protagonisti dell'Europeo, in Francia per la prima volta a 24 squadre. E poi, da Torino a Palermo - con una puntata in El Salvador e Spagna - tre romanzi con il calcio come sfondo e protagonista.
La storia dell'Europeo e tre romanzi con il calcio protagonista
Massimo Grilli
4 min

Ci prepariamo ad assistere ad un Europeo inedito, che ha allargato i confini e ha convocato ventiquattro (24) nazionali. Mai successo prima. Nell’ultima edizione, Ucraina-Polonia 2012, erano sedici. E’ il business, bellezza. E’ un Europeo che somiglia ad un Mondiale, ma la speranza nostra è che mantenga la sua identità: quella di un torneo che - dal 1960 ad oggi - si è sempre rivelato foriero di novità. Perché il Mondiale è un punto di arrivo, ma l’Europeo - per l’insita qualità che porta con sé - è un punto di partenza. Questo libro va letto principalmente per due motivi. Il primo: riesce nella complicata impresa di ripercorrere le varie edizioni con passo agile, con buon ritmo e una scrittura coinvolgente, che alterna il racconto dei gol con quello di una scenografia ben più imponente, quella della Storia. Il secondo motivo: ci sono così tante storie, dentro l’Europeo, che viene voglia di saperne di più, perché i due autori - De Alexandris e Gallo - sanno come raccontarle. Senza risultare pedanti, ma con la passione di chi - il calcio - prima di tutto lo ama. Si parla di Puskas e di Bierhoff, di Zoff e di Anastasi, di gol e di rimpianti, di gloria e polvere, di partite epocali e di altre che avevamo dimenticato, eppure sono cariche di storie. Si parla di questo, ma le tappe dell’Europeo, da Francia 1960 a Francia 2016, ci raccontano (anche) la frantumazione della vecchia Europa, ci svelano il suo ricomporsi in forme-idee-popoli-nazioni diverse. L’Italia con l’Europeo abbiamo avuto una storia tormentata. Abbiamo vinto una sola volta, nel lontano 1968, grazie anche all’equilibrio complice di una monetina. Sarebbe ora di tornare ad alzare il trofeo, o no? (furio zara)
UNA STORIA EUROPEA, la coppa Delaunay dalle origini a oggi; di Lorenzo de Alexandris e Francesco Gallo, edizioni Ultrasport, 190 pagine, 16 euro.

Tre romanzi con il calcio da protagonista: E’ un telecronista del Palermo Mimmo Calò, il protagonista del libro di Conforti, adrenalinico e molto divertente. Sposato («ma se ne è accorto davvero da poco»), appassionato di calcio e di donne, il nostro Mimmo - dai pensieri molto politicamente scorretti - si sbatte, una volta perso il lavoro, nel tentativo di aprire una sfincioneria, un locale cioè dove produrre e vendere quella particolare focaccia tipica del capoluogo siciliano. Vicende bizzarre, loschi figuri, anche il possibile rapimento di una celebrità del calcio palermitano. Un eroe moderno che la vita si diverte a prendere regolarmente in contropiede, mentre lui si sente come un Biffi puntato da Crujff.
Dal sole e dal rumore di Palermo alle atmosfere ovattate di Torino. E’ un giornalista sportivo anche Guido Riberto, uno dei protagonisti del libro di Trinchero, spinto controvoglia ad occuparsi dell’incidente di cui è stato vittima Gonzalo Malagutti, calciatore argentino della Lungodoriana, terza squadra di calcio della città, giocatore di grande talento ma di poca testa, campione in evidente ribasso. Poco per volta, quasi senza accorgersene, Riberto - insieme ad una serie di comprimari molto particolari - svela una truffa ai danni di una compagnia di assicurazioni. Ma il losco traffico non è altro che il segnale della corruzione e della decadenza che regnano nella buona borghesia torinese.
Tunnel, rabone, dribbling impossibili e giocate da vero mago, come Mago fu il soprannome di Jorge Alberto Gonzalez, talento unico di El Salvador, autentico genio e sregolatezza, che fu apprezzato anche da Maradona, che lo riteneva addirittura superiore. Mischiando fantasia e storia, Marsullo - già apprezzatissimo autore di “Atletico Minaccia Football Club” - ci regala un piccolo gioiello, la storia incredibile di un irregolare del pallone, capace di battere quasi da solo il Barcellona in una edizione del Trofeo Carranza (arrivato in ritardo allo stadio ed entrato in campo nella ripresa, con due gol e due assist guidò la rimonta della sua squadra, da 0-3 a 4-3…) di preferire il piccolo Cadice ai grandi club d’Europa, e di riciclarsi come tassista (!) a fine carriera.
APPALEMMO, APPALEMMO; di Carlo Loforti, Baldini & Castoldi Editore, 329
pagine, 16 euro.
LA COPIA INFEDELE, di Stefano Trinchero, edizioni 66THA2ND, 202 pagine, 17
euro.
IL TASSISTA DI MARADONA, di Marco Marsullo; Rizzoli Editore, 184 pagine,
15 euro.


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