Il calcio in Sudamerica e gli eroi immortali del pallone

Dal Brasile al Perù, eroi e miti del calcio in Sudamerica. E poi, tra realtà e fantasia, i calciatori che ci hanno lasciato troppo presto
Il calcio in Sudamerica e gli eroi immortali del pallone
4 min
Massimo Grilli

Il fascino del calcio sudamericano, i suoi grandissimi eroi (Pelè,
Maradona, Messi…), le cattedrali del tifo, la passione fortissima verso il
pallone, tipica del continente (non a caso, in quelle latitudini, dove i
soprannomi sono una costante, i “locos” sono innumerevoli). Questo, e
molto altro, nel libro di Carlo Pizzigoni, grandissimo esperto del Futbol
e bravo raccontatore, che ci accompagna in un viaggio straordinario in un
calcio molto diverso da quello che noi europei possiamo conoscere e
riconoscere. Dall’Argentina al Perù, dal Brasile al Venezuela,
ripercorriamo le tappe che hanno portato il calcio in Sudamerica, come il
modello inglese fu subito digerito e modificato per i gusti locali (in
Argentina si parlò di “La Nuestra”, “come lo intendiamo noi”, per
indicare un modo di giocare a calcio diverso dall’originale), i
protagonisti conosciuti e no. Pizzigoni ci parla del Superclàsico, ci
spiega come nacque il termine “volante”, che noi sentimmo per la prima
volta nominare ai tempi dell’arrivo di Falcao in Italia (volante è il
centrocampista che si piazza davanti alla difesa, e prende il nome da un
italo-argentino, Carlos Volante, che per primo giocò in quella posizione),
ci racconta la magia di personaggi a noi poco conosciuti, come Tomàs
Felipe Carlovich, detto “El Trinche”, talento sprecato che forse (da
queste parti realtà e leggenda spesso si confondono) era tanto bravo da essere pagato a tunnel.
La sua società segnalava la sua presenza in campo con una bandiera (e
faceva pagare di più il biglietto…). E poi la nascita della “Cilena”, il
gol di Maradona all’Inghilterra raccontato da Victor Hugo Morales (quel
barrilete cosmico…), le mattane di Valdivia, il credo di Bielsa, l’attuale
“Loco” più conosciuto. Da non perdere assolutamente.
LOCOS POR EL FUTBOL, Pelè, Messi, Maradona e altri dei sudamericani; di
Carlo Pizzigoni, prefazione di Federico Buffa, postfazione di Daniele
Adani; Sperling & Kupfer Editori, 313 pagine, 18 euro.

Gli eroi son tutti giovani e belli, cantava tanti anni fa Francesco
Guccini. E giovani (e in qualche caso, pure belli) sono gli eroi del
Pantheon calcistico di Fabrizio Prisco, che raccoglie i calciatori che ci
hanno abbandonato troppo presto ma che hanno lasciato in eredità un segno indelebile,
una traccia ancora importante nel cuore e nella testa di appassionati e
tifosi. Da Scirea a Signorini, dalla tragedia del Grande Torino alle
mattane della Lazio di Chinaglia e Re Cecconi, vittorie e sconfitte,
grandi gesti e piccole debolezze, storie a metà tra realtà e fantasia per
ricordare le vicende e i valori di questi campioni. Con affetto e
attenzione, scandagliando le qualità dell’uomo oltre che del calciatore,
Prisco cerca di cogliere lati poco conosciuti delle vite dei giocatori
presi in esame, per parlarne da un punto di vista differente da quello
usuale. La cotta di Gigi Meroni per la ragazza del Luna Park, l’attesa di
Scirea dell’esame di maturità, la gioia di Giuliani per lo scudetto vinto
a Napoli, le lettere da Auschwitz di Arpad Weisz, l’epopea provinciale dei
vari Iacovone, Curi, Bergamini, i silenzi di Di Bartolomei. Malinconico e
poetico, per non dimenticare.
CAMPIONI PER SEMPRE, storie e miti di eroi immortali del calcio; di
Fabrizio Prisco, prefazione di Roberto Beccantini, Ultra Sport Edizioni,
189 pagine, 15 euro.


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