L'almanacco del calcio mondiale e quei pugni chiusi sul podio dei 200 a Città del Messico

Tutte le squadre, tutti i calciatori (ben 16.000!), i numeri e le schede: la summa statistica del calcio mondiale. E poi, il clima e le idee che portarono a quel gesto clamoroso di Tommie Smith e John Carlos
L'almanacco del calcio mondiale e quei pugni chiusi sul podio dei 200 a Città del Messico
Massimo Grilli
3 min

Tutti i risultati della stagione 2015/16, con il resoconto dettagliato di
oltre 60 campionati; le statistiche delle nazionali di tutto il mondo; i
dati societari di circa 500 club calcistici di Europa, America e Asia, con
gli organici delle squadre di prima divisione (e per i tornei principali,
anche le varie serie B), con i calendari della stagione in corso; i
profili di oltre 16.000 giocatori (per ciascuno il ruolo: prima punta,
difensore centrale, centrocampista offensivo…), la disposizione tattica di
ogni squadra, anche un aggiornamento relativo ai movimenti dell’ultimo
mercato invernale. In questi dati - e vi assicuriamo che nel libro ce ne
sono tanti altri - è raccolto il cuore di questa nuova puntata
dell’almanacco di calcio internazionale. Un’opera statistica, curata da
Lorenzo Gravela con la competenza e passione che abbiamo ormai conosciuto,
che può soddisfare l’addetto ai lavori e l’appassionato. Per sapere tutto,
ma proprio tutto, del calcio mondiale, dall’organico magari della nazionale
israeliana fino ad arrivare agli ultimi acquisti del Maritimo Funchal. Per
informazioni o acquisto del libro, collegarsi al sito www.soccerworld.it
SOCCER WORLD 2016/2017, annuario del calcio internazionale; di Lorenzo
Gravela, wwwsoccerworld.it, 692 pagine, 29.90 euro.

«They always show the picture, but they never tell the story». Da questa
frase di John Carlos («mostrano sempre l’immagine, ma non raccontano mai
la storia») è nata l’avventura di questo libro di Lorenzo Iervolino, bravo
artigiano di storie, che già ci aveva positivamente impressionato qualche
anno fa nel suo racconto della vita e le parole di Socrates. Dietro quella
foto - il celebre podio della finale dei 200 metri alle Olimpiadi di Città
del Messico del 1968, con Tommie Smith e appunto John Carlos a testa bassa
con il pugno guantato di nero alzato a ricordare le battaglie delle Black
Panthers, e l’australiano Peter Norman anche lui con la spilla, appuntata
sulla tuta, del Progetto Olimpico per i diritti umani - c’era tutto un
mondo che aspettava di essere riesumato e raccontato, a distanza di quasi
mezzo secolo. Mischiando la finzione letteraria con la sua approfondita
ricerca sul campo e le interviste ai protagonisti dell’epoca, Iervolino ci
regala una splendida fotografia dell’Olimpismo - con i suoi ipocriti
regolamenti - e soprattutto dell’America del secondo dopoguerra,
muovendosi con grazia e affetto tra la vita e le carriere dei protagonisti
(tutti e tre subito squalificati a vita, vale la pena ricordarlo) e Martin
Luther King, tra Malcolm X e le parole ancora lucide e amare del professor
Harry Edwards, l’autentico ispiratore della protesta. «La vittoria finale
non è ancora possibile».
TRENTACINQUE SECONDI ANCORA, Tommie Smith e John Carlos: il sacrificio e
la gloria; di Lorenzo Iervolino, 66THA2ND, 283 pagine, 23 euro.


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