Moto3 - Fenati, Migno, Bulega: che tridente per lo Sky Racing Team VR46!

Presentata la squadra per il prossimo Mondiale nella cornice dell'autodromo di Franciacorta
Yamaha, la M1 di Rossi sulle nevi di Courmayeur
9 min

BRESCIA - Si annuncia una stagione tutta all'attacco per lo Sky Racing Team VR46. La squadra nata dal connubio fra Valentino Rossi e l'emittente satellitare si appresta a tornare in pista per il suo terzo Mondiale nella classe minore e prima della nuova avventura in Moto2 nel 2017. 

TRIDENTE - Il team shiererà un tridente offensivo guidato dal "bomber" Romano Fenati che spera di compiere il salto di categoira dopo avere conquistato il primo titolo iridato della sua carriera. Il marchigiano è la punta di diamante della squadra guidata dal team manager Pablo Nieto, presentata oggi insieme alla nuova moto Ktm all'autodromo di Franciacorta. Con Fenati e il confermato Andrea Migno quest'anno ci sarà anche il 16enne Nicolò Bulega. Un'arma in più da sfruttare per fare squadra contro la solita armata spagnola e gli altri piloti emergenti della Moto3.

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GRINTA FENATI - "Abbiamo fatto un bel lavoro quest'anno e ora dobbiamo metterlo a frutto. Possiamo metterci in testa di lottare per il titolo", non si nasconde Fenati, che ha già maturato un buon feeling con la moto evoluzione di quella usata nella seconda metà della scorsa stagione. "Cambiano pochissime cose, sono contento e molto positivo perché è più semplice ripartire da una base simile. Ai prossimi test capiremo meglio come sono messi gli altri e soprattutto la Honda, ma quello che conta è la prima gara in Qatar -dice Fenati-. I rivali? Vanno tutti forte, ma quelli più pericolosi sono gli spagnoli Navarro e Mir e il francese Quartararo. Poi ci siamo noi italiani, che spacchiamo: Antonelli e Bastianini su tutti". E ovviamente lo stesso Fenati: "In questi anni ho affinato il mio talento, mi sono dato un metodo di lavoro. Diciamo che mi sono modernizzato -spiega il marchigiano-. Prima andavo un po' più alla buona, magari mi dimenticavo anche la valigia a casa. Invece ora sono più professionale, sono diventato grande. Il Mondiale? Si prova sempre a vincere, altrimenti non avrebbe senso prendere la licenza". 

FOTO: LA M1 DI ROSSI SULLA NEVE

FIDUCIA MIGNO - Se Fenati vola alto, Migno va alla ricerca di una maggiore continuità: "Valentino insegna: mai fare il capanno. Dalle mie parti si dice così quando, dopo un risultato deludente, ti avvilisci -dice il pilota di Cattolica-. Spero sia un anno positivo, conoscere già tutte le piste mi darà un vantaggio rispetto a chi non ci ha mai corso. Non dovrò lasciare mai niente al caso". "Questo team è come una grande famiglia", dice Migno, che insieme a Fenati avrà anche il compito di 'svezzare' il giovanissimo Bulega

IL ROOKIE BULEGA - Per lui, figlio d'arte (suo padre Davide ha corso in 250 negli anni Novanta) e talento in erba, correre un'intera stagione in Moto3 è già un sogno che si avvera. "Solo essere qui per la presentazione del team, la mia prima volta, è un'emozione", confessa il 'rookie' dello Sky Racing Team VR46 che per altezza, sfrontatezza e appeal mediatico ricorda il Valentino Rossi degli esordi. "L'obiettivo? Spero di finire nella top 15, ma salire sul podio sarebbe stupendo", ammette Bulega, campione del mondo Junior CEV in carica, che non nasconde di ispirarsi proprio al maestro Rossi: "Io sono giovane, sono dell'era di quelli che guardano in tv Valentino e penso che più di lui non ci sia nessuno. Vale non è il tipo che dà consigli, basta stare con lui quando ci vediamo in palestra o al ranch: più lo guardi e più impari, è il top della moto. Dicono che anche io sono un personaggio mediatico, ma è troppo presto per paragonarmi a Vale. E poi non ci sarà mai nessuno che possa fare quello che ha fatto lui". Gli spagnoli rivali di Rossi, da Jorge Lorenzo a Marc Marquez, sono avvertiti: "Non ho mai visto Vale così determinato e allenarsi così tanto, quest'anno sarà molto competitivo", parola di Bulega. 

Un tridente 'made in Italy' per puntare al titolo in Moto3. Il team Sky VR46 si presenta con grandi ambizioni al via della nuova stagione. La squadra nata dal connubio fra Valentino Rossi e l'emittente satellitare si appresta a tornare in pista per il suo terzo Mondiale nella classe minore e prima della nuova avventura in Moto2 nel 2017. Un salto di categoria che Romano Fenati spera di compiere dopo avere conquistato il primo titolo iridato della sua carriera. Il marchigiano è la punta di diamante della squadra guidata dal team manager Pablo Nieto, presentata oggi insieme alla nuova moto Ktm all'autodromo di Franciacorta. Con Fenati e Andrea Migno (anch'egli confermato dopo la scorsa stagione fra luci e ombre) quest'anno ci sarà anche il 16enne Nicolò Bulega. Un'arma in più da sfruttare per fare squadra contro la solita armata spagnola e gli altri piloti emergenti della Moto3. "Abbiamo fatto un bel lavoro quest'anno e ora dobbiamo metterlo a frutto. Possiamo metterci in testa di lottare per il titolo", non si nasconde Fenati, che ha già maturato un buon feeling con la moto evoluzione di quella usata nella seconda metà della scorsa stagione. "Cambiano pochissime cose, sono contento e molto positivo perché è più semplice ripartire da una base simile. Ai prossimi test capiremo meglio come sono messi gli altri e soprattutto la Honda, ma quello che conta è la prima gara in Qatar -dice Fenati-. I rivali? Vanno tutti forte, ma quelli più pericolosi sono gli spagnoli Navarro e Mir e 
il francese Quartararo. Poi ci siamo noi italiani, che spacchiamo: Antonelli e Bastianini su tutti". E ovviamente lo stesso Fenati: "In questi anni ho affinato il mio talento, mi sono dato un metodo di lavoro. Diciamo che mi sono modernizzato -spiega il marchigiano-. Prima andavo un po' più alla buona, magari mi dimenticavo anche la valigia a casa. Invece ora sono più professionale, sono diventato grande. Il Mondiale? Si prova sempre a vincere, altrimenti non avrebbe senso prendere la licenza". Se Fenati vola alto, Migno va alla ricerca di una maggiore continuità: "Valentino insegna: mai fare il capanno. Dalle mie parti si dice così quando, dopo un risultato deludente, ti avvilisci -dice il pilota di Cattolica-. Spero sia un anno positivo, conoscere già tutte le piste mi darà un vantaggio rispetto a chi non ci ha mai corso. Non dovrò lasciare mai niente al caso". "Questo team è come una grande famiglia", dice Migno, che insieme a Fenati avrà anche il compito di 'svezzare' il giovanissimo Bulega. Per lui, figlio d'arte (suo padre Davide ha corso in 250 negli anni Novanta) e talento in erba, correre un'intera stagione in Moto3 è già un sogno che si avvera. "Solo essere qui per la presentazione del team, la mia prima volta, è un'emozione", confessa il 'rookie' dello Sky Racing Team VR46 che per altezza, sfrontatezza e appeal mediatico ricorda il Valentino Rossi degli esordi. "L'obiettivo? Spero di finire nella top 15, ma salire sul podio sarebbe stupendo", ammette Bulega, campione del mondo Junior CEV in carica, che non nasconde di ispirarsi proprio al maestro Rossi: "Io sono giovane, sono dell'era di quelli che guardano in tv Valentino e penso che più di lui non ci sia nessuno. Vale non è il tipo che dà consigli, basta stare con lui quando ci vediamo in palestra o al ranch: più lo guardi e più impari, è il top della moto. Dicono che anche io sono un personaggio mediatico, ma è troppo presto per paragonarmi a Vale. E poi non ci sarà mai nessuno che possa fare quello che ha fatto lui". Gli spagnoli rivali di Rossi, da Jorge Lorenzo a Marc Marquez, sono avvertiti: "Non ho mai visto Vale così determinato e allenarsi così tanto, quest'anno sarà molto competitivo", parola di Bulega. 

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