MotoGp Honda, Marquez: «Pace fatta con Lorenzo e Pedrosa»

Sotterrata l'ascia di guerra con avversari e compagni, ma per il prossimo anno è ancora motivato al 100%
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MADRID – Marc Marquez si prepara alla seconda stagione in MotoGp con più di un sogno realizzato: la vittoria nell'anno dell'esordio e il “triplete”, grazie ai successi nelle tre categorie del motomondiale. «La verità è che non ho mai sognato di avere un debutto così – dice il pilota Honda all'edizione spagnola di GQ – all'inizio ho pensato a fare più punti possibili, magari piazzandomi il più possibile sul podio, ma sapevo che il primo anno sarebbe stato estremamente difficile, una lotta continua». Una difficoltà che però Marc ha superato con un sorriso. «Il mio sogno era quello di vincere le tre categorie, ce l'ho fatta, adesso la sfida è tenere la motivazione al 100% e continuare a lavorare per vincere di nuovo».

LEZIONI DA LORENZO – La ricerca della motivazione giusta e spingersi al limite gli ha dato anche qualche problema. Compagni e avversari – già da quando era nelle altre categorie – lo ritengono troppo aggressivo, lo scorso anno Lorenzo, dopo il Gp di Spagna, si è rifiutato di dargli la mano. «Le critiche ci sono sempre e devi abituarti a riceverle – dice Marc – Io rispetto le opinioni di tutti, in particolare se vengono da persone come Jorge: sono cose da cui devi trarre degli insegnamenti positivi, ma alla fine uno deve rimanere fedele al proprio stile».

FESTA CON PEDROSA – Anche Dani Pedrosa è stato uno che ha “sofferto” per l'arrivo di Marquez, con il veterano che ha dovuto lasciare strada al novellino. Una convivenza che ha raggiunto il massimo attrito quando, durante il duello ad Aragon, Pedrosa è andato giù dopo il contatto con Marc, dicendo anche addio alle speranze per il titolo e usando parole dure nei confronti del compagno. «C'era tanta tensione, perchè tutti e due ci stavamo giocando il titolo – spiega ancora – ci sono state discussioni sul momento, poi ci siamo spiegati e abbiamo risolto pacificamente. A caldo magari uno perde il controllo, ma poi finisce lì. Quando ho vinto il titolo abbiamo ballato insieme al party organizzato a Valencia, quindi il nostro rapporto è ottimo».


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