#iostoconVale: scrivete a Rossi

Vi invitiamo a scriverci, a scrivergli, a lasciare un post, un messaggio, un tweet per dirgli: #iostoconVale. E qualunque cosa accada l’8 novembre, #iostaròsempreconVale
Xavier Jacobelli
2 min

Cari Amici del nostro sito,

alla luce dell’ultima, invereconda sbandata di Jorge Lorenzo che voleva fare il fenomeno davanti al Tas e, a mano a mano che il conto alla rovescia verso Valencia ci avvicina al giorno del giudizio, è necessario, sostenere, incoraggiare, incitare sempre più Valentino. Per questo, vi invitiamo a scriverci, a scrivergli; a lasciare un post, un messaggio, un tweet per dirgli: #iostoconVale. E qualunque cosa accada l’8 novembre, #iostaròsempreconVale.

Ciò che ha fatto Lorenzo, o meglio,ha tentato di fare perché il Tas gli ha sbattuto la porta in faccia, è da manuale del tradimento di un compagno di squadra. All’anima dell’amicizia che il maiorchino sbandierava con il nove volte campione del mondo. Senza informare nemmeno la Yamaha, in teoria la stessa scuderia dei due piloti, Lorenzo si è avvalso della norma che gli esperti chiamano dell'“amicus curiae”: chiunque che non sia parte in causa, può offrire volontariamente informazioni alla corte su una o più parti della controversia sottoposta ad arbitrato. Era quello che Lorenzo intendeva fare, timoroso che il Tas annullasse la penalizzazione, altro che per obbedire all’”obbligo morale” sventolato dai suoi avvocati in un comunicato che puzza lontano un chilometro di imbarazzo. Dicono che oggi a Losanna si potrebbe tenere il dibattimento e domani il Tas potrebbe emettere la sentenza, considerato che deve farlo entro e non oltre il 6 novembre.

Nell’attesa, a Valentino vogliamo dire: non mollare. Alla faccia di Lorenzo, di Marquez e anche di quei media spagnoli che, facendo finta di non vedere le dieci scorrettezze di Marquez e le sue provocazioni, da giorni sputano veleno su di lui. Non sanno che Rossi si è mitridatizzato. Possiede l’antidoto più efficace: è il migliore. #iostoconVale.


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