© Action Images / ReutersSu di lui, negli ultimi vent’anni, si è scritto e detto tanto. Dalle sue scorribande giovanili a Tavullia con l’Ape Cross alla Claudia Schiffer gonfiabile protagonista dei primi festeggiamenti, passando per le rivalità storiche con Biaggi, Gibernau, Stoner e Marquez, per il “flop” con la Ducati, per la sua love-story con Linda Morselli (FOTO) e per il suo (probabile) futuro al volante di un’auto da Rally.
COMPLEANNO - Oggi Valentino Rossi compie 37 anni. Più di metà della sua vita l’ha passata in sella ad una moto, facendoci sognare ed emozionare e soprattutto portando in alto il nome dell’Italia delle due ruote. E’ nato il 16 febbraio del 1979 ad Urbino e sin dall’infanzia ha mangiato “pane e motori”, seguendo il padre Graziano (anche lui pilota del Motomondiale nelle classi 250 e 500 degli Anni Settanta-Ottanta) nei paddock delle piste di tutto il mondo e frequentando ogni domenica piloti del calibro di Lucchinelli, Uncini, Roberts e Sheene. Quando si dice un “predestinato”…
LEGGENDA - In 20 anni di carriera ha corso con quattro Marchi diversi: Aprilia, Honda, Ducati e Yamaha.
Dopo le vittorie in minimoto e la conquista del campionato italiano nel 1995, esordì nel Motomondiale esattamente 20 anni fa: nella 125 GP, ex-classe di accesso (adesso sostituita dalla Moto3), centrò il primo podio alla sua decima gara mondiale, trionfando per la prima volta a Brno. Era il 18 agosto del 1996 e Valentino guidava un’Aprilia RS 125 R “brandizzata” AGV.
Il resto è storia: l’anno successivo vinse il primo titolo mondiale, passando poi a dominare nelle 250, 500 e MotoGP.
NUMERI – Ciò che impressiona, del “Dottore”, sono i numeri. Nove titoli mondiali: uno della 125, uno nella 250, uno nella 500 e sei nella MotoGP. Ha disputato in tutto 330 gare in quattro categorie diverse, vincendone oltre un terzo. Centododici, infatti sono le sue vittorie, 73 delle quali in MotoGP.
Rossi ha conquistato anche 55 secondi e 44 terzi posti. Un quinto delle volte in cui si è presentato sulla griglia di partenza l’ha fatto dalla pole position e alla fine di un terzo delle gare disputate è stato autore del giro più veloce.
Questi dati lasciano poco spazio ai dubbi: Rossi è il campione-simbolo degli ultimi 30 anni del motociclismo su pista. E, insieme a Tony Cairoli, delle due ruote in generale.
L’unica domanda che continueremo a farci, anche quando appenderà il casco al chiodo, è la seguente: E’ stato il più forte della storia? Anche più di Giacomo Agostini?
Ma… cambierebbe qualcosa?
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