MotoGp, Rossi: «Servirebbero le comunicazioni via radio»

Secondo il Dottore con questa novità i piloti potrebbero evitare situazioni spiacevoli come quella di Assen. Marc Marquez invece è assolutamente contrario
MotoGp, Rossi: «Servirebbero le comunicazioni via radio»© AP
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ROMA - Valentino Rossi spinge per l'introduzione delle comunicazioni via radio anche in MotoGp: il pilota della Yamaha sostiene che sia ad Assen che al Sachsenring (dove il meteo è stato determinante e il Dottore ha raccolto complessivamente appena otto punti), le cose sarebbero potute andare diversamente se avesse potuto parlare con i box. Gli ultimi esperimenti di comunicazione via radio risalgono a circa 10 anni fa, Rossi pensa che potrebbero tornare d'attualità: «Non siamo in Formula 1, ma riuscire a parlare con i box ci renderebbe la vita più facile. Ad Assen (dove Valentino è caduto sul bagnato mentre era al comando, ndr) se mi avessero avvisato che avevo due secondi di vantaggio avrei potuto rallentare e magari non sarei scivolato. Non so perché non abbiamo ancora questa tecnologia, ma credo che in futuro dovremmo implementarla».

MARQUEZ DICE NO Se Rossi è nettamente a favore della novità, il suo rivale Marc Marquez è invece assolutamente contro e crede che proprio l'assenza di comunicazioni renda la MotoGP unica: «Non riesco proprio a immaginarmi piegato in curva a 200 all'ora con qualcuno che mi parla nell'orecchio - ha detto il pilota spagnolo - non siamo in macchina e se non hai messo a punto un buon piano prima della gara sai come andrà a finire. Io e il mio team pianifichiamo praticamente tutto, lo facciamo dal 2013, dopo che fui squalificato nel Gp d'Australia». Tre anni fa a Phillip Island, il pilota della Honda fu eliminato dalla gara perché ritardò di un giro il cambio obbligatorio della moto a metà gara, imposto dalla FIM per i problemi di grip sul nuovo asfalto del circuito.

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