ROMA - Shuhei Nakamoto, vicepresidente della Honda HRC, interviene sulla questione delle ali aerodinamiche - che per regolamento saranno vietate dal 2017 - e rispedisce al mittente le accuse rivolte al suo team, ritenuto il responsabile del veto. «La gente crede che le ali siano state proibite perché la Honda si è opposta al loro utilizzo ma questo non è vero - spiega in un'intervista alla rivista Sport Rider - l'accordo non è stato trovato per colpa della Ducati».
NESSUN COMPROMESSO Secondo Nakamoto, nella riunione decisiva della Gp Commission il consenso non è arrivato perché la scuderia di Borgo Panigale non ha voluto scendere in nessun modo a compromessi. L'idea era quella - dopo aver verificato che le ali aerodinamiche, così come sono ora, possono compromettere la sicurezza - di trovare una soluzione diversa da quella attuale. «La Ducati ha detto no a tutto - prosegue Nakamoto - mentre tutte le marche giapponesi erano d'accordo assieme all'Aprilia. Ma loro non hanno ceduto su nessun punto, perché volevano per forza che si facesse a modo loro».