Sbk Phillip Island, Pirelli: «Bene su circuito difficile»

Il bilancio di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto
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PHILLIP ISLAND - Buona la prima per Pirelli dopo il via del Campionato Mondiale eni FIM Superbike a Phillip Island. La casa milanese di pneumatici ha confermato ancora una volta, dopo buona prestazione ottenuta lo scorso anno, di non temere le insidie del tracciato australiano, da sempre incubo dei costruttori di pneumatici di tutto il mondo per via del suo layout molto particolare con molte curve a sinistra che stressano gli pneumatici soprattutto su un lato e per le elevate temperature che l'asfalto può raggiungere. «Sappiamo che questo è un circuito difficile ed impegnativo per le gomme, lo è da sempre e anche dopo la riasfaltatura del dicembre 2012 altri costruttori di pneumatici hanno avuto dei problemi su questo tracciato - ha spiegato Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto - Viste le premesse non possiamo quindi che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante l'inverno e dei risultati ottenuti qui a Phillip Island. Siamo riusciti, grazie agli pneumatici sviluppati, a mettere tutti i piloti, sia Superbike che Supersport in grado di portare a termine le gare su quello che forse è il più temuto circuito per tutti i costruttori di pneumatici. Non solo, Chaz Davies ha fatto registrare un ottimo giro veloce migliorando di ben 2 decimi il già ottimo risultato ottenuto lo scorso anno da Eugene Laverty, a dimostrazione che le prestazioni degli pneumatici sono state comunque molto buone. E' naturale poi che,  - ha aggiunto - in situazioni limite come quelle di Phillip Island, l'abilità dei team nel settare le moto e quella del pilota nel preservare lo pneumatico possono fare un grandissima differenza, anche questo fa parte dei giochi».

BENE ANCHE LE EVO - «Sono stato piacevolmente sorpreso - ha aggiunto, poi, Barbier - nel vedere gli pneumatici posteriori dei primi tre piloti, le loro gomme posteriori erano in condizioni molto buone nonostante le particolarità del tracciato che conosciamo. Suzuki torna sul gradino alto del podio da cui mancava dal 2010 e di fatto insieme ad Aprilia e Kawasaki ha dimostrato di avere le carte in regola per fare un bel Campionato. Ottimo anche il risultato delle EVO: utilizzando le stesse gomme dei piloti Superbike Salom e Canepa hanno fatto un ottimo risultato, sono curioso di vedere le prestazioni quando in Europa i piloti EVO avranno a disposizione una gomma posteriore per la gara a loro dedicata che dovrebbe ridurre di qualche decimo il gap rispetto ai piloti Superbike». La gamma Diabloa di Pirelli con gli pneumatici Diablo Superbike e Diabloa Supercorsa utilizzati rispettivamente nelle classi Superbike e Supersport hanno messo tutti i piloti nelle migliori condizioni per lavorare sulla moto e per trovare il miglior set-up di gara.


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