Vinicio Marchioni, la mossa del Giaguaro

Intervista all'attore romano, padrino della serata di lancio della nuova supersportiva di casa Jaguar, la F-Typer R Coupé.
Francesco Colla
4 min
Eccolo Vinicio Marchioni: espressione imbronciata, capello ribelle e giacca di pelle nera. Il look da “bad boy” non manca e quando scende dalla nuova Jaguar F-Type R Coupé ricorda un po’ un divo anni ’60, alla Jean Paul Belmondo per capirci, anche se alle prime parole l’inconfondibile origine capitolina non lascia adito a dubbi. E proprio Roma, negli studi televisivi di via Tiburtina, ospita la serata di lancio della nuova sportiva britannica (a breve la nostra prova in pista), di cui l’attore di Romanzo Criminale e 10 sigarette è il padrino. All’esterno un tripudio di gioielli Jaguar e Land Rover, anche se gli occhi sono tutti per la coppia Marchioni - F-Type R, nero felino da 551 cavalli, in grado di scattare da 0 a 100 in 4.2 secondi. Il “Freddo” sembra impressionato, così ne approfittiamo per qualche domanda e approfondire con l’attore il suo rapporto con l’universo auto. 

Vinicio sei il bad boy Jaguar in Italia, negli USA c’è il Premio Oscar Ben Kingsley. Un onore non da poco...
Con un attore così grande non può esserci nessun termine di paragone, lui è uno dei maestri di questo mestiere. Sono contento di essere l’ambasciatore di questi due eventi, di questa macchina strepitosa, che ho appena provato. Mi piacerebbe arrivare alla grandezza di Kingsley ma temo di avere molta strada da fare…
Sei un bad boy anche nella vita o solo sul set?
No, fortunatamente nella vita sono una persona molto tranquilla anche se non bisogna farmi salire la mosca al naso. Comunque, soprattutto ora che sono padre di due figli ho un approccio molto più pacifico con la quotidianità.
Vediamo se hai fatto i compiti. L’auto di Diabolik?
Una Jaguar… Type E.
Bravo. Parlaci del tuo rapporto con le auto.
Sono uno a cui piace molto guardare le auto, ne riconosco la meraviglia, la grandiosità, ma nella vita non spenderei tantissimi soldi per una macchina. Ho altre passioni, come la gastronomia, i vini e tutto quello che fa parte della convivialità. Ma devo ammettere che quando si sale a bordo di un’auto come questa, è difficile non rimanere colpiti e affascinati.
La prima macchina che hai guidato?
La 126 di mia madre. Anche se l’auto che ricordo con più affetto è la Lancia Y10 con cui ho preso la patente, quella col posteriore squadrato che all’epoca mi sembrava una Ferrari. Anzi una Jaguar (ride Ndr).
E qual è stata la prima macchina che hai comprato?
Può sembrare strano ma non mi sono mai comprato una macchina. La moto sì. A roma mi sposto in moto, o in motorino, e prima avevo una Triumph Bonneville, poi l’ho data via perché non la usavo mai, ma a breve penso che passerò a una BMW vintage. Qui a Roma c’è un garage che sistema quelle d’epoca e penso che me ne farò fare una su misura.
Tu sei anche un musicista. Qual è la tua colonna sonora per un lungo viaggio?
Mi piace fare viaggi lunghissimi in auto e ne ho fatti tanti: la colonna sonora è variegatissima, da De André a De Gregori, fino all’hard rock e alla musica classica. Sono abbastanza schizofrenico.
L’auto più bella mai vista in un film?
L’Aston Martin di 007 in Goldfinger, una vera icona.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA