Morto Ivano Beggio, il "papà" dell'Aprilia che portò al successo Rossi e Biaggi

Tanti i successi in carriera dell’ingegnere. Ha portato alla ribalta anche Melandri e Poggiali
Morto Ivano Beggio, il "papà" dell'Aprilia che portò al successo Rossi e Biaggi
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ROMA - Ci sono personaggi a cui il motociclismo ha dato tanto e che al motociclismo hanno dato, se possibile, ancora di più. Tra questi, sicuramente, Ivano Beggio, figura fondamentale nel panorama dueruotistico, cui va il merito di imprese mirabolanti nel mondo della produzione, con Aprilia, e del motorsport, dove ha portato alla ribalta piloti del calibro di Valentino Rossi, Max Biaggi, Marco Melandri, Manuel Poggiali e altri. Imprese condotte sempre con amore, dedizione e passione.

Nella notte, all'età di 73 anni, l'Ingegnere ci ha lasciati, sconfitto da un male che lo opprimeva da qualche tempo. Per ricordarlo, riportiamo la motivazione con la quale nel 1998, 6 anni prima di cedere l’Aprilia al Gruppo Piaggio, venne insignito del titolo di "Cavaliere del Lavoro" dal Presidente della Repubblica: «È presidente della Aprilia S.p.A., azienda produttrice di motociclette e scooters. Ivano Beggio ha trasformato l'attività artigianale paterna, nel settore della bicicletta, in un'affermata e nota azienda con elevatissimi livelli di innovazione tecnologico-produttiva. L'azienda è passata da un fatturato di 7 miliardi di lire del 1982 agli oltre 970 del 1997. Dai 50mila motoveicoli prodotti nel 1991 al 290mila del 1997 dei quali il 45% destinati all'export. Le moto con il marchio Aprilia si sono aggiudicate 9 campionati del mondo, con più di 70 vittorie nei gran Premi, confrontandosi con i colossi dell'industria motoristica giapponese. I dipendenti diretti sono 1170. Ivano Beggio ha ricoperto per tre mandati consecutivi la carica di Presidente dell'Associazione degli Industriali della provincia di Venezia».


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