E' la Berlinetta la più bella Maserati di sempre

La A6GCS Berlinetta del '53 è stata eletta Maserati of the Century dalla giuria globale di appassionati. Prodotta in poche decine di esemplari è una delle auto più preziose al mondo.
3 min
Qui si travalica il mondo dell'auto e si sconfina nell'Arte. Nel bello assoluto. La giuria di appassionati del Tridente ha avuto ottimo gusto e ha eletto la A6GCS Berlinetta come "Maserati of the Century", ossia l'auto più bella mai prodotta nei cento anni di storia del marchio fondato nel 1914 da Alfieri Maserati.

Una sportiva stradale con l'animo da pista, come tutte le Maserati. Prodotta nel '53 nacque da una costola della A6 CS da competizione: un esemplare di quest'ultima venne infatti affidato a Pininfarina affinché creasse un coupé adatto a correre la Mille Miglia (che all'epoca era La Gara) proteggendo i piloti dalle intemperie. Nel 1953 però Pininfarina stava per siglare un accordo con Ferrari per diventare il carrozziere di riferimento del costruttore di Maranello. Per non indispettire Enzo Ferrari si trovò un astuto stratagemma per far sì che Pininfarina non avesse contatti ufficiali con Maserati. Così i telai della Maserati A6GCS/53 vennero venduti a Guglielmo Dei che a sua volta commissionò a Pininfarina la realizzazione delle vetture. Il geniale Pinin tirò fuori dal cilindro un capolavoro dalle linee senza tempo, equipaggiato con un motore 2.0 litri da 170 cavalli in grado di far raggiungere alla Berlinetta i 235 km/h grazie anche a un peso ridotto sotto i 750 kg. Sono tanti ora, figuriamoci a metà anni '50. 


La prima Maserati A6GCS/53 Berlinetta venne costruita nel 1954, per fare poi il suo debutto nella primavera dello stesso anno al Salone di Torino. Caratterizzata da una carrozzeria blu scuro con tetto azzurro, la prima Berlinetta vinse il Concorso Internazionale di Eleganza di Roma. Nonostante la sua bellezza, la vettura venne destinata alle competizioni, mondo nel quale le carrozzerie chiuse stavano perdendo il loro fascino'auto venne quindi smontata e trasformata in spyder da Fiandri per il Team Centro-Sud dello stesso Guglielmo Dei, con il telaio che venne rinominato come numero 2086. Successivamente altri due telai, il 2059 ed il 2060, vennero carrozzati come Berlinetta da Pinifarina. Il primo, caratterizzato da una verniciatura rossa con una striscia centrale bianca, venne esposto al Salone di Parigi del 1954, mentre il secondo si proponeva con una base cromatica simile, ma con una striscia centrale blu.Per avere un'idea del valore storico dell'auto è sufficiente dire gli unici esemplari messi all'asta sono venduti a 3,7 milioni di dollari nel 1996 e a 950 mila dollari nel 2002. Ma l'arte non ha prezzo.


FC

© RIPRODUZIONE RISERVATA