Operazione U.N.C.L.E. Guy Ritchie stregato da Vespa e Ferrari

Curiosità su auto e moto utilizzate nel nuovo film del regista britannico e un primo video in esclusiva per Corriere dello Sport.
Operazione U.N.C.L.E. Guy Ritchie stregato da Vespa e Ferrari
Francesco Colla
2 min

Ci sarebbe talmente tanto da dire che non si sa da dove iniziare. Ma siamo brevi: c’erano una volta Ian Fleming e James Bond: il successo planetario e immortale dell’agente segreto più famoso (e cool) del mondo generò non solo una cascata di diamanti ma anche di spin-off e imitazioni varie. Una è stata la celebre serie tv Organizzazione U.N.C.L.E., cult anni ’60 rivitalizzato dal regista Guy Ritchie e presto nei cinema italiani (2 settembre) con il titolo di Operazione U.N.C.L.E.


Dimenticate Jason Bourne e Ethan Hunt: l’ambientazione è da spy story anni ’60. Le ombre piovose di Berlino Est, i colori della dolce vita romana, la Swinging London. E quindi stile a palate sia nell’abbigliamento che nei veicoli. Abbandonati da tempo il sottoproletariato da pub di Lock & Stock e le zingarate di The Snatch, l’ex marito di Madonna ha trasferito il suo humor al veleno sui volti puliti di Henry Cavill (L’uomo d’acciaio) e Armie Hammer (The Lone Ranger), chiamati a vestire il tweed delle spie Napoleon Solo e Illya Kuryakin. CIA e KGB insieme per salvare il mondo, what else? Per assolvere il compito con un certo garbo erano necessarie auto e moto di un certo stile: addio alla leggendaria Pirnanha della serie televisiva, sostituita però da una Ferrari 250 GTO (!!!) del ’62 che da sola varrebbe il prezzo del biglietto. A tenerle compagnia le icone dei ’60: la Vespa, per forza, in Piazza di Spagna a Roma e le traballanti Trabant a Berlino Est. Inoltre, nel video che Warner Bros ha dato in esclusiva a Corriere dello Sport, una spettacolare Wartburg 311. Trattasi di un modello prodotto nella Repubblica Democratica Tedesca (la cara, vecchia,  Germania Est) da Automobilwerk Eisenach, storico marchio tedesco che durante i decenni della Guerra Fredda produceva quelle che oggi chiameremmo berline premium destinate ai funzionari del governo. Legno e pelle per l’abitacolo ma sotto al cofano uno “striminzito” tre cilindri a due tempi da 37 cavalli, in grado di spingere il modello all’iperbolica velocità di 115 km orari. E per verificare la solidità della meccanica è sufficiente guardare il video…

 

 


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