Veloce come il vento, il backstage del film in esclusiva

Il dietro le quinte in esclusiva del nuovo film di Matteo Rovere ambientato nel mondo delle gare GT: protagonisti Matilda De Angelis e Stefano Accorsi
Veloce come il vento, Accorsi scende in pista
Francesco Colla
3 min

ROMA - Nel settembre 2014 eravamo andati al circuito di Vallelunga per gironzolare sul set di un nuovo film italiano dedicato al mondo delle corse, provvisoriamente intitolato Italian Race. Appoggiato a un treno di gomme vediamo una faccia nota ma irriconoscibile al tempo stesso. Era Stefano Accorsi che sembrava non essere mai uscito dal ruolo di Ivan Benassi in Radiofreccia, esordio registico di Luciano Ligabue che tanto avrebbe contribuito all'ascesa dell'attore emiliano. Scavato, torvo, ingobbito sotto un berrettino bisunto, Accorsi si stava calando nei panni di Loris De Martino, ex promessa del rally con un presente da tossico. 

EMILIA VELOCE - Ora il film di Matteo Rovere, già regista di Gli sfiorati ma noto soprattutto come produttore di Smetto quando voglio, è pronto al debutto in sala. Il 7 aprile arriva nei cinema Veloce come il vento, questo il titolo definitivo, per raccontare uno spaccato d'Italia poco battuto, quello delle corse automobilistiche. Ma non si tratta di una versione nostrana di Rush, siamo ben lontani dalla gloria e dal glamour degli eroi della Formula 1. E' lo stesso regista a spiegarlo: "L’idea era quella di raccontare la storia di una famiglia di piloti, di preparatori, una situazione tipica dell’Emilia Romagna. Uomini e donne che hanno deciso di vivere la propria esistenza su un sottilissimo confine tra la vita e la morte".

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FRATELLI - Una ragazzina con la passione per i motori, Giulia De Martino (interpretata da Matilda De Angelis), perde il padre, ex pilota e suo mentore. Per questioni legate all'eredità torna allora alla ribalta il redivivo fratello Loris ex rallysta con problemi di droga ormai totalmente inaffidabile che, dopo un primo momento di disinteresse, aiuterà al sorella ad affrontare il campionato più importante della sua vita. Non si tratta dunque di un film sulle corse: "La forza di questo film - conferma Accorsi - è il nascondere in un film di genere la storia di una famiglia. Le macchine ci sono e sono raccontate in modo realistico, ma è una storia di passione e sentimenti". 

Di seguito la clip in esclusiva per Corriere dello Sport con il backstage del film, nelle sale dal 7 aprile 

 

 


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