Speciale Honda Africa Twin: l’era delle Marathon

Conclusa l’era del dominio nella classifica assoluta della Parigi-Dakar, Honda sviluppò 50 “derivate di serie” per la categoria Marathon. Anche lì, fu un successo. La parte più difficile? Adattare il serbatoio
Speciale Honda Africa Twin: l’era delle Marathon
Federico Porrozzi e Riccardo Piergentili
2 min

Fino al 1989, per quattro edizioni consecutive, Honda fu grande protagonista della Parigi-Dakar. 
Quando però la Casa Alata decise di ritirarsi ufficialmente, l’importatore francese mise a disposizione 50 Africa Twin 650 destinate alla categoria Marathon, quella riservata alle moto derivate di serie che proprio alla Dakar poteva contare su una classifica separata. 

DALLA STRADA ALLA SABBIA - Le 650 stradali furono trasformate in Marathon per essere poi destinate alle gare ma non fu così facile come può sembrare: basti pensare a ciò che ci ha rivelato Tetsuya Kado durante la presentazione qui in Sudafrica. Kado san, in Honda dal 1985 (ha sviluppato la “vecchia” Africa Twin e seguito anche il progetto della nuova) ha detto che “una delle cose più difficili è stata sostituire il serbatoio da circa 20 litri della versione standard con uno da 60 litri fondamentale per la Marathon. Ingombri e pesi totalmente differenti. Un vero rebus…” 
Il regolamento di allora, infatti, prevedeva tappe anche di 1000 km da percorrere con un solo… pieno di benzina.

UN NUOVO DOMINIO - Dopo una prima selezione di 150 candidati, Honda France ne scelse 50, pronti a competere nell’edizione del 1989. In realtà, al via si presentarono in 49 a causa di un problema di un pilota (Heintz) al quale la Libia rifiutò il visto. L’edizione dell’89 fu magica, per la Honda, che vide due Africa Twin ai primi due posti della Marathon con Toussaint e Sireyiol. Il primo chiuse la gara addirittura 18esimo assoluto. In totale furono 18 le Africa Twin Marathon in grado di tagliare il traguardo. 

ALTRI DUE ANNI AL TOP - L’anno successivo altri 50 esemplari furono destinati a piloti francesi (30) e ad altri piloti di tutto il mondo. Anche in questa edizione fu un’Africa Twin a svettare nella Marathon grazie allo spagnolo Toni Boluda (18esimo assoluto). Nel 1990 solo 8 Africa Twin Marathon, derivate dalla 750, presero il via alla Dakar. Furono spostate nella classe Silhouette a causa dell’impianto frenante caratterizzato all’anteriore da un unico disco freno invece che due. Il risultato fu che Boluda chiuse decimo assoluto. Fu l’ultimo “acuto” dakariano di una moto leggendaria.

  


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