Honda CB500X: la media che stupisce

Federico Porrozzi
6 min

Com'è

La guardi per la prima volta e, a livello estetico, ti viene in mente l'odiosa frase recitata dai professori nelle riunioni scolastiche con i genitori: "Potrebbe dare di più". La Honda CB500X, dal punto di vista dell'appeal, non offre l'impatto di altre moto della Casa Alata ma quel di più, che vale un bel "distinto" in pagella, lo tira fuori tutto nel secondo quadrimestre e nella materia più congeniale, la guida su strada. In realtà, dal punto di vista stilistico ci sarebbe qualche aspetto interessante da notare ma forse la colorazione della moto in prova e qualche particolare di troppo verniciato in nero non li fanno risaltare al meglio. Il frontale a "becco" richiama quello della sorella maggiore Crosstourer ed è il segno distintivo della vista d'insieme. L'unica zona verniciata con diversamente rispetto alle tante tonalità di grigio presenti è quella che comprende il serbatoio (da 17,3 litri e quasi 500 km di autonomia) e le fiancate laterali, arricchite al centro da motivi in "simil carbonio". Tre le colorazioni disponibili: banco perla, nero opaco e rosso rubino. A stupire sono le ridotte dimensioni del motore bicilindrico, incassato perfettamente nelle forme della CB500X. La doppia verniciatura delle sue parti, testa e cilindri in grigio chiaro metallizzati e copricarter in grigio scuro, crea un bel contrasto cromatico. I cerchi da 17" in alluminio a 6 razze sdoppiate rendono la moto più "leggera" mentre la sella (il vano sottostante ospita al massimo un k-way e un lucchetto) è un'ampia biposto che riserva una buona porzione anche al passeggero. A proposito degli ospiti le maniglie laterali sono utili, ampie e verniciate in grigio chiaro come i supporti e le pedane poggiapiedi. Il cruscotto è digitale e fornito di tachimetro, contagiri, contakm, orologio, livello carburante e trip computer. Importanti le presenze dell'indicatore digitale del consumo medio e addirittura di quello istantaneo, che si aggiorna in tempo reale a seconda del traffico, del percorso e della tipologia di guida. Per renderla ancora più "grintosa" dal punto di vista estetico, sarebbe servita una maggiore attenzione nelle finiture e nelle dotazioni della zona manubrio e nella scelta delle ingombranti plastiche che nascondono il telaio. Ma, forse, il costo non sarebbe più stato lo stesso. 

Come va

Appena saliti in sella, la CB500X inizia a distribuire le prime "caramelle": la posizione è comoda, per non dire perfetta, per i piloti di tutte le altezze. Il busto è eretto e le gambe, anche grazie ad una limitata altezza da terra di 810 mm, ben incassate negli incavi laterali. Il manubrio, ampio e largo, fa da attacco ai due specchietti dalle dimensioni generose. Il parabrezza basso (per filosofie aziendale, Honda non ne fornisce alti di serie perché la strada si deve vedere ma sono comunque disponibili nella lunga lista degli optional ) è utile e protegge bene dal vento anche a velocità autostradali. Il rapporto tra la CB500X e chi guida si fa più "sdolcinato" proprio nel primo tratto a medio raggio, percorso su strade a scorrimento veloce. Ad impressionare è la risposta del motore, sempre in tiro con qualsiasi marcia inserita e a qualsiasi regime. In autostrada, si apprezzano le vibrazioni limitate e la grande silenziosità, che insieme ad una posizione del corpo ottimale permettono di guidare rilassati e di percorrere chilometri su chilometri senza il minimo fastidio. Il bicilindrico parallelo da 471 cc e 48 cv di potenza (la CB500X è adatta anche ai patentati A2) pesa solo 53 kg, è raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica. Uno dei segreti della sua resa è la proporzione tra gli elementi stessi del motore, simile a quella delle sportive marchiate CBR,  così come la struttura del cambio e la forma dei pistoni. Per questo motivo, l'anima della CB500X è anche racing. Il meglio di se', però, questa enduro di media cilindrata lo regala nel misto, tra curve da fare a media velocità e tornanti impegnativi: l'amore scatta percorrendo strade di campagna e di montagna, dove la centralizzazione delle masse (il propulsore è vicinissimo al forcellone) e il peso contenuto di 195 kg con il pieno di benzina regalano alla CB500X una leggerezza quasi da "cinquantino". Il grande feeling nei rapidi cambi di direzione o nelle curve veloci ad ampio raggio si raggiunge anche grazie al telaio in acciaio a diamante, su cui lavorano una forcella telescopica e un mono regolabile su 9 posizioni. L'impianto frenante è preciso, quasi da Superbike con i dischi sportivi a margherita e con la presenza di serie del prezioso ABS a due canali, utile per evitare spiacevoli bloccaggi ruota in seguito ad un azionamento troppo violento della leva o in condizioni di asfalto difficili. Da notare che la 500X è più alta di 170 mm rispetto allo standard delle altre CB, per superare ostacoli ingombranti come sassi o rami. Già, perché la X ha anche un'altra anima: quella del fuoristrada. Con tutte queste qualità, è quasi impossibile non rimanere colpiti da una moto del genere. E se ci mettiamo che costa poco più di 6.150,00 euro…

Abbigliamento utilizzato per la prova:

Giacca Alpinestars Gunner Waterproof
Guanti Alpinestars Archer X-Trafit

 

  

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