Kawasaki KX450F: Corsi come Villopoto

Federico Porrozzi
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Oltre alla prova della 250F, di cui abbiamo già parlato in un recente articolo, Simone ha avuto l'occasione di scendere sulla "pista" del Crossodromo di Vetralla anche con la sorella maggiore 450F.

E' LA "BELLA" DI VILLOPOTO - Da questa moto è derivata la versione racing utilizzata da Ryan Villopoto nel mondiale MX1 2015. Ovvero la "verdona" con cui il forte statunitense, quattro volte campione dell'AMA Supercross (dal 2011 al 2014), cercherà di contrastare da quest'anno il dominio del binomio Cairoli-KTM nel campionato iridato. Il motore è un monocilindrico a 4 tempi da 449 cc raffreddato a liquido e dotato di pistone con fondo bridged-box derivato dalle corse che aumenta la spinta e rende il motore più aggressivo. Per la gestione della potenza, c'è una nuova e piccola centralina ECU che evita l'utilizzo di batteria per l'iniezione del carburante e che contiene tre mappature (Standard, Dura, Morbida) offrendo tra l'altro una migliore trazione, anche in fase di partenza grazie al Launch Control. Tra le regolazioni possibili, quelle del manubrio (ben 4) e le due delle pedane poggiapiedi. La ciclistica offre un telaio perimetrale in alluminio con alcune parti forgiate e una nuova forcella caratterizzata da un rivestimento in titanio, un ammortizzatore nello stelo sinistro e da tre camere d'aria nel destro: questa soluzioni consente di alleggerire il peso, di rendere più facili le regolazioni e di garantire una taratura più precisa. Dietro c'è un mono Uni-Trak dotato di nuove tarature e di una regolazione più facile. I dischi freno sono in stile "racing", a margherita: l'anteriore è oversize e misura 270mm. L'avviamento è (ovviamente) a pedale, il cambio a 5 marce e la capacità del serbatoio di 6,2 litri. La KX450F pesa 112,1 kg, è proposta nel solo colore verde e costa 8.890 euro.
DIFFICILE MA ANCHE… FACILE - Con i suoi 64 kg di peso, appena sceso dalla sella dopo una sessione di dieci giri con la 450F, Simone è sembrato più affaticato rispetto alla 250F. Il perché, lo spiega direttamente lui. "La 450 è una gran moto e su un terreno sabbioso come questo hai il tuo bel da fare per tenerla nella giusta linea. Ha tanto motore, quando spingi molto ne ha forse troppo se non sei un pilota da cross professionista ma il pregio è che se vuoi utilizzarla senza esagerare risulta allo stesso tempo piuttosto facile, perché il propulsore "sotto" (ai bassi regimi, n.d.r.) è sempre pronto e risponde bene al comando della manopola del gas. Rispetto alla 250, che tendi a portare sempre a limite, questa 450 è meno impegnativa da gestire nell'utilizzo standard. E' molto agile e bella da guidare, il telaio è simile a quello della 250 e, sempre a livello di ciclistica, mi sono trovato molto bene. La nuova forcella ad aria fa il suo gran lavoro in qualsiasi situazione di guida e condizione di terreno e il mono posteriore la supporta al meglio. Nel complesso è davvero una gran moto e ora capisco perché Villopoto è contento del mezzo che ha a disposizione nel mondiale MX1…"

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