La moto del mese: BMW R nineT Racer, il gusto rétro

Esteticamente ricorda le moto sportive degli anni '70 ma non è adatta ai grandi viaggi. Stabile negli inserimenti in curva, è spinta da un motore boxer bicilindrico da 1.170 cc ed ha la tecnologia che serve.
La moto del mese: BMW R nineT Racer, il gusto rétro
4 min
Federico Porrozzi

Il successo commerciale del progetto R nineT ha convinto BMW ad allargare negli ultimi anni questa famiglia, che conta oggi ben cinque versioni. Alla standard, infatti, BMW ha affiancato le due “on-off” Scrambler e Urban G/S, la “dark” Pure e la sportiva Racer. Tutte sono pronte a strizzare l’occhio alla fetta di appassionati sensibili ad un segmento di gran moda in questo periodo, quello delle special cafe racer e scrambler che arrivano dal passato.

A ME GLI OCCHI - La Racer, presentata al Salone Intermot di Colonia a fine 2016, arricchisce la serie Heritage della Casa tedesca con un’anima racing ma marcatamente rètro. E’ bella da guardare parcheggiata e pronta per essere guidata ed è altrettanto bella anche la sensazione di riuscire ad attirare, fermi al semaforo, decine di sguardi rapiti dalle sue linee. Il perché è facile da capire e riguarda l’estetica: la Racer ricorda le moto sportive dei primi anni Settanta, con una semi-carenatura bianco-rossa-blu (gli storici colori della divisione Motorsport) ridotta al minimo, sella monoposto con codino in tinta, semi-manubri e pedane arretrate. Il design classico si ritrova anche nell’impianto di scarico in acciaio inossidabile, con terminale a tromboncino.

REGINA DEL MISTO VELOCE - I semimanubri si trovano in posizione ribassata e piuttosto lontana dalla sella, mentre le pedane arretrate costringono a tenere il busto alla “Joe Bar”, disteso sulla moto. L’angolo di sterzo stretto a causa dei semi-manubri limita le manovre da fermo e l’approccio non è intuitivo come quello di una naked o di un’enduro stradale ma, appena partiti, si riesce ad apprezzare sin dai primi metri la facilità di guida, la grande stabilità e la precisione negli inserimenti di curva. Alla lunga, polsi, avambracci, gambe e schiena risentono di questa impostazione ed è per questo motivo che la Racer è più una moto da aperitivo o da spiaggia, che da grandi e lunghi viaggi. Nel suo ambiente naturale però, ovvero il misto veloce, occhio a non sottovalutarla perché è lì che va forte sul serio.

MOTORE INFINITO - A spingerla, è l’ormai insostituibile motore boxer con raffreddamento ad aria e olio dalla cilindrata di 1170 cc (omologato Euro4), in grado di erogare 110 CV, abbinato al cambio a sei rapporti e omologato Euro4. L’erogazione è fluida e omogenea, riprende senza incertezze anche a 50 km/h in quinta marcia con i regimi più bassi e ha come unica pecca qualche vibrazione di troppo nella zona alta del contagiri. Il cambio è preciso e silenzioso, frutto del gran lavoro di affinamento fatto su questo modello sin dalle sue prime apparizioni. All’anteriore c’è la forcella telescopica, mentre la sospensione posteriore è di tipo Paralever, abbinata a un ammortizzatore singolo. Sulle ruote da 17” fucinate in lega a cinque razze sono montati pneumatici 120/70 e 180/55. L’ABS è di serie, mentre l’ASC (Automatic Stability Control) e le ruote a raggi sono optional.

(foto di Diego D'Andrea)


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