Moto Guzzi: tre "aquile reali" a Motodays

Moto Guzzi: tre "aquile reali" a Motodays
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Un intero padiglione di "Motodays", Salone della Moto in calendario dal 5 all'8 marzo in Fiera Roma, sarà dedicato ai mezzi che hanno scritto pagine importanti della storia del motociclismo, sportivo e non solo. Non è prima la volta che le moto d'epoca approdano a Motodays, anzi hanno sempre costituito un caposaldo, anche con mostre a tema capaci di rievocare particolari periodi o "mode", come i "50 Cinquantini", le "Specials of Yesterday" la "Vespa a Motodays". 

Quest'anno saranno due i temi scelti: "La passione fa '80", in collaborazione con il club “Yesterbike” dedicata alle moto che hanno fatto sognare generazioni di appassionati già trent'anni fa e "Moto Guzzi Tre Aquile Reali", che si incentra su tre modelli d'eccezione che hanno corso e vinto negli anni Cinquanta. 

Queste due mostre saranno il catalizzatore intorno al quale ruoteranno le altre iniziative del padiglione riservato alle moto storiche e che hanno già dimostrato la loro validità con il successo consolidato nelle scorse edizioni di Motodays: il One to One, spazio destinato ai privati che desiderano mettere in vendita la proprio moto, la Mostra Scambio, con tutto il necessario per il restauro delle moto d'epoca con accessori e ricambi originali, e il Moto Village, area dedicata all'esposizione e vendita dell'usato "moderno", naturale prosecuzione del discorso vintage. 

Moto Guzzi: Tre Aquile Reali - Motodays crea un'occasione speciale per ammirare a Roma tre Moto Guzzi che hanno fatto la storia del motociclismo italiano.

Bicilindrica 500: Questa moto ha iniziato a correre nel 1933 ma è stata sviluppata continuamente fino al 1951. Nata da una brillante idea di Carlo Guzzi di raddoppiare i cilindri della invincibile 250, venne sviluppata con una V di 120 gradi creando così una moto vincente che ha nel suo palamares anche la vittoria al Tourist Trophy nel 1937. Dopo la guerra il motore fu ulteriormente sviluppato fino ad avere 47 cavalli nonostante la benzina a soli 72 ottani. La moto esposta è una delle ultime realizzate. Una volta dismessa dal reparto corse a fine stagione è stata portata in Sud America, dove è stata utilizzata in competizioni per alcune stagioni sportive, e dove è stata poi ritrovata e recuperata.

Monociclindrica 350: costruita nel quadriennio 1953-57, questa 350 fu una moto particolarmente vincente avente dalla sua un motore monocilindrico  bialbero a coppie coniche particolarmente sviluppato e un peso al di sotto dei 130 chili. Il rapporto peso potenza le permetteva di essere vincente anche di fronte ai pluricilindrici. La sofisticata profilatura aerodinamica sviluppata nella galleria del vento che la Guzzi aveva all’interno dello stabilimento di Mandello permetteva di raggiungere velocità dell’ordine di 220 km/h con 35 Hp. L'ultima versione, del '57, pesava 98 kg con una potenza alla ruota di 38 cv. Il modello esposto è la moto di Bill Lomas vincitrice del mondiale '56 con il numero di gara 12

Otto cilindri 500: costruita tra il 1955 e il 1957 dalla vulcanica mente dell’ing. Carcano, coadiuvata da un tecnico di grande valore quale era Todero. I due realizzarono l'unico 8 cilindri che si sia mai visto su una motocicletta da corsa. Il disegno di questo 8 a V di 90 gradi ha permesso di avere un motore estremamente compatto e potente (si parla di quasi 80Hp nel 1957).Purtroppo per la decisione delle case di ritirarsi dalle competizioni, questo favoloso progetto non poté essere sviluppato quanto avrebbe meritato.

 

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