Vacanze in moto, itinerari brevi e "di gusto"

Alla scoperta dei laghi di Piemonte e Lombardia: dal Maggiore al Garda i migliori itinerari per biker e i consigli per alloggiare e per pause gustose.
Vacanze in moto, itinerari brevi e "di gusto"
16 min

Non avete ancora deciso la vostra vacanza? Oppure, più semplicemente, il lavoro vi costringe a restare in città e state cercando delle soluzioni per godervi i weekend di fine estate? L'Italia offre diverse soluzioni, per tutte le tasche e per tutti i gusti. Viaggi brevi o lunghi. Poche curve o tante curve. Mare o montagna. Il problema è solo capire cosa si desidera. Questa è la prima puntata di uno speciale nello speciale, dedicato ai viaggiatori di agosto, quelli che non hanno tempo per pianificare ma non vogliono commettere l'errore che rappresenta l'incubo di ogni mototurista: iniziare un'avventura alla "cieca" trasformando un divertimento in un viaggio non gradito.

 

PIEMONTE - LOMBARDIA: I LAGHI

In alternativa al mare, anche se purtroppo non sempre con meno folla, la classica passeggiata in moto tra i grandi laghi del nord-ovest può rappresentare un piacevole diversivo di stagione. Soprattutto per chi non disdegna posti di pregio e non ha pretese di scatenarci la supersportiva. Da Orta San Giulio a Lecco, quindi, 200 km di sereni panorami da godere col giusto spirito. Uscita strategica: a26 arona. Per Orta San Giulio è questione di poca strada (Sp33, Sr229), toccando ben due riserve naturali. l’isola di San Giulio, immancabile, quasi un palazzo incantato in mezzo alle acque, è invece raggiungibile solo in barca (servizio di navigazione lago d’Orta tel. 333-6050288). Continuando sul lungo lago, da Pettenasco si gira poi per la vetta del Mottarone (1.491 m), lungo le curve della Sp41 che concede qualche brio. In cima, col cielo limpido, il panorama s’allarga dal monte Rosa fino alla pianura padana. Piacevole anche la stradina che scende lungo il versante del Verbano, sebbene un po’ più angusta. Giunti a Stresa, si percorrano liberamente le sponde del lago Maggiore, approfittando eventualmente del traghetto con trasporto veicoli intra-Laveno (€ 7,80 la moto, www,navlaghi.it). Imperdibili sono la Villa Pallavicini di Stresa, col suo parco, la romantica escursione in barca all’isola Bella, con uno dei più famosi giardini barocchi all’italiana, e la suggestiva rocca Borromeo di Angera. Da Luino (Sp69), lasciamo ora il Maggiore e sconfiniamo in Svizzera, via ponte Tresa e sponda meridionale del Ceresio. Al “poker” manca adesso solo il lago di Como. per raggiungerlo, doverosa la salita alla Vetta Sighignola, “balcone d’italia” (Sp13 della Val d’Intelvi). Vista mozzafiato. Se non si ha tempo per tutto il periplo, tra menaggio e Bellagio c’è un comodo traghetto (stessi costi e compagnia del lago Maggiore). Non si trascurino comunque la cinquecentesca Villa d’Este a Cernobbio (vedi dove dormire), Villa Carlotta a Tremezzo (www.villacarlotta.it), le aristocratiche ville Trivulzio, Trotti e Serbelloni a Bellagio, il campanile a bifore di Ospedaletto, il belvedere di Civenna e, a Lecco, villa Manzoni coi suoi musei (tel. 0341-481247). Naturalmente, obbligatori la visita al museo Moto Guzzi di Mandello del Lario (feriali 15-18, tel. 0341-709111) e il tratto lecchese di Sp583 parte del celebre Circuito stradale del Lario.

PER MANGIARE

Orta San Giulio
Il lago d’Orta è un vero e proprio crocevia del gusto, tra gorgonzola del novarese, salumi delle valli ossolane e pescato di lago; la Taverna Antico Agnello, ricavata nella Villa Nigra di Miasino, con meraviglioso parco secolare e un’eccellente cucina, può rivelarsi la scelta giusta. www.ristoranteanticoagnello.com

Bellagio
Si chiama Silvio e appartiene ad una famiglia di pescatori; il suo ristorante ha una veranda affacciata sul lago con un bellissimo pergolato. Superlativo il pesce, sempre freschissimo, ma con molte altre valide alternative. Dispone anche di albergo. www.bellagiosilvio.com

PER DORMIRE

Cernobbio
Principesca dimora del ‘500, Villa d’Este è oggi uno dei più sontuosi alberghi d’Europa. 152 camere e suite affacciate sul lago e sugli splendidi giardini del parco attiguo, centro benessere, porticciolo privato, campo da golf a 18 buche ed altri servizi esclusivi. Prezzi di conseguenza. www.villadeste.it

Verbania
L’ostello della gioventù di Verbania, ricavato in una elegante villa dei primi del Novecento è certo tra le soluzioni più economiche per pernottare: da 18 euro a posto letto. Con accesso internet wi-fi, bar, giardino, sala lettura, deposito bagagli e un ristorante. www.ostelloverbania.com

LOMBARDIA - TRENTINO: GARDESANA OCCIDENTALE

Da Brescia a Riva del Garda in un’ubriacatura totale, senza bisogno d’ingerire alcool. Infatti l’ubriacatura, sempre controindicata in moto, non deriva dall’incontro col metodo champenoise classico dei pregiati spumanti di Franciacorta, campioni di punta dei colli bresciani, o dai soleggiati vitigni “corvina” del Bardolino classico, che pure meritano massima attenzione, ma semplicemente dalle incredibili strade della gardesana occidentale. Asfalto o terra da non scordare mai più, in base ai gusti e al mezzo a disposizione. Punto di partenza è l’uscita A4 di Sirmione; 3,3 km di sottile istmo per parcheggiare praticamente in mezzo al lago. Immancabili la Rocca Scaligera del XIII secolo, con torri e mura merlate, circondata dalle acque (tel. 030-916468), e le cosiddette Grotte di Catullo, grande villa romana della prima età imperiale (visita 9-16, tel. 030-916157). Per gli amanti delle coccole, le Terme di Sirmione (che hanno appena compiuto 120 anni) propongono fino a fine mese offerte speciali come “Acquaria Experience” o “Pacchetto Detossinante”, capaci di rimettere a nuovo qualsiasi motociclista (tel. 800-802125). Raggiunta Salò con la SP26, ecco quindi Gardone Riviera, dove inizia la vera costiera panoramica del Benaco, infestata di multanova fissi. Occhio! Chi è interessato, può dare un’occhiata al Vittoriale, famosa e discussa villa appartenuta a Gabriele D’Annunzio (www.vittoriale. it). Emozioni di guida si colgono risalendo da Gargnano al Passo di Ere, stradetta a volo d’aquila che diventa prima uno stretto budello, poi un blando sterrato, fattibile con ogni moto. Ma la strada più mitica in zona è certamente quella per il Passo Tremalzo, spettacolare escursione in quota in due varianti, entrambe bianche. La prima, via Passo di Nota, per sole enduro, l’altra, meno impiccata, adatta a qualsiasi motoleggera. 40 km di carrarecce militari e gallerie scavate nella roccia, tornanti sospesi nel vuoto, curve assassine e vedute da urlo. Occorre addirittura farsi rilasciare un permesso dal Comune di Tremosine (tel. 0365-953185). Chi non ama lo “sporco”, può comunque godersi lo stretto e tortuoso anello asfaltato tra Tignale e Tremosine (SP38), con memorabili scorci di bosco e di lago. A Riva del Garda, tirare il fiato a un tavolino del porto, sotto la Rocca del XII secolo.

PER MANGIARE

Desenzano del Garda
L’Antica Hostaria Massadrino di Desenzano è una caratteristica e storica trattoria gardesana che cucina piatti tradizionali bresciani, mantovani e veronesi, ravioli al bagoss, baccalà, stracotto d’asino, rane, accompagnandoli con ottimi vini groppello, lugana, valpolicella e chiaretto (www.massadrino.it).

Gardone Riviera
Pesce sempre freschissimo e ottimamente cucinato alla Trattoria Belvedere Da Marietta (tel. 0365-20960), dove si può pranzare e cenare in una terrazza che gode di splendida vista sul lago. Gentilezza e qualità assolute. Per un pasto completo si spendono sui 40-50 Euro a persona.

PER DORMIRE

Riva del garda
Il Bed & Breakfast “Casa Wanda” (tel. 0464-550882) è una villa privata che sorge ad un chilometro dal centro di Riva e dispone di parcheggio automatizzato con telecomando personale. 25 Euro per persona in stanza doppia, 5 Euro di più con la colazione a base di caffè, brioche e succo d’arancia.

Sirmione
Situato proprio nel centro storico di Sirmonione, a due passi dal Castello Scaligero, l’Hotel Villarosa (tel. 030-9196320) mette a disposizione dei propri ospiti 14 camere con tutti i comfort e un ampio parcheggio privato. Prezzi a partire da 30 Euro per persona; la colazione a buffet è a parte.

 

LOMBARDIA: FRANCIACORTA

A provarci per primo da queste parti fu Guido Berlucchi negli anni ‘60. Mescolando Chardonnay e Pinot nella sua tenuta di Borgonato, e lavorando il vino col metodo francese classico, ricavò eccellenti spumanti. Oggi la strada che da Brescia (A4, SP10) conduce verso Iseo, ribattezzata Strada del Vino Franciacorta, s’è trasformata in un vero santuario delle bollicine. Berlucchi, Ca’ Bosco, Bersi Serlini, Rocol, La Montina, Barone Pizzini… un roadbook di circa 80 aziende con borghi, vigneti, cascine, castelli, abbazie e infinite possibilità di visite e degustazioni. In ogni caso, partenza suggerita da Brescia Centro (A4), da dove, visitata la città (Piazza della Loggia, Broletto, Tempio Capitolino, Castello), si può raggiungere l’imperdibile Museo Mille Miglia, esposizione di auto, documenti, oggetti, ambienti, chicche e curiosità della leggendaria gara (www.museomillemiglia. it). Imboccata la SP10, ecco ora il regno effervescente delle bollicine. La strada per Iseo s’immerge tra i morbidi vigneti dove nasce il celebre vino champenoise italiano. A fine agosto, tra i filari, s’assiste alla vendemmia; in settembre invece, Festival Franciacorta, con cantine aperte, sorprese ed eventi (www. stradedelfranciacorta.it). Puro piacere Raggiunto il lago, archiviarne il periplo è faccenda da 65 km di puro piacere. Prima tappa Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa, disseminata di villaggi di pescatori dove si pesca e si essicca la rinomata sardina di lago. Battelli regolari partono da Iseo, Sulzane, Sale Marasino e Tavernole Bergamasca (tel. 035-971483). Di nuovo in moto, all’altezza di Marone, leggera deviazione nell’entroterra per raggiungere Zone e le sue “piramidi” di terra, fenomeno geologico anche conosciuto come “fate di pietra” (SP32, 7 km). L’itinerario prosegue poi verso nord, costeggiando il Sebino con serene vedute e toccando Pisogne (affacciarsi all’elegante piazza Corna Pellegrini) e Lovere (si veda il nucleo medievale, caratterizzato dalle antiche torri). Sul versante occidentale del lago, meno popolato, la SS469 guizza piacevole raggiungendo il suo capolinea a Sarnico, tra ville liberty e belle prospettive. Se c’è tempo, si faccia un salto alle Torbiere del Sebino, interessante riserva naturale regionale (www.torbiere. it). Non guasta ricordare che a soli 20 km (SP16), c’è l’Autodromo di Franciacorta (www.autodromodifranciacorta. com) e la sua suggestiva chiesetta.

PER MANGIARE

Clusane
Sarde di Monte Isola con polenta, lasagnetta al pesce di lago con finocchi e zafferano, gamberoni con lardo di Colonnata e broccoletti al peperoncino: alcune delle delizie da gustare al Ristorante “Conte di Carmagnola” (tel. 030- 9829242), con stupenda vista lago e una ragionatissima cantina di vini Franciacorta.

Iseo
Alla Cascina Doss di Iseo, ricavata in un antico cascinale ristrutturato, non solo ottimo cibo creativo anche legato al territorio, con porzioni generose e a prezzi accettabili, ma anche musica, happy hours, menù a tema, buffet. Chiuso il martedì (www.cascinadoss. com).

PER DORMIRE

Clusane
Il “Romantik Hotel Relais Mirabella Iseo” affaccia su un panorama unico: l’anfiteatro di monti che cinge il romantico specchio d’acqua del Sebino meridionale. L’hotel è dotato di ampio parcheggio, grande piscina e campo da tennis. Prezzi:da 120 euro per notte (www.relaismirabella.it).

Lovere
All’Ostello del Porto, di fronte al nuovo porto turistico della cittadina sebina, un posto letto in camerate da sei costa appena 19 euro a persona, ma ci sono anche sistemazioni in camere da 4 e matrimoniali. L’Ostello del Porto è affiliato all’International Youth Hostel Federation (tel. 035-983529).

 

LOMBARDIA: GRAN PARADISO

Primo autunno in alta montagna? Si può fare. A dirlo sono le guide del Parco Nazionale del Gran Paradiso, versante piemontese, che a ottobre assicurano un clima ancora molto gradevole e precipitazioni contenute. Lontani tra l’altro dai divieti estivi che limitano il flusso sulla SP50 e dunque pienamente liberi di guidare a piacere fino allo scenario di selvaggia bellezza degli oltre 2.600 metri di quota del passo del Nivolet, tra le mete predilette di molti motociclisti. Ma andiamo per ordine. L’itinerario, di circa 90 km, si dipana nella provincia di Torino, lungo la valle del Torrente Orco che segna il confine sud del più antico parco nazionale d’Italia, il Gran Paradiso appunto (istituito nel 1922). Partenza dallo svincolo di Ivrea (A5), in vista del Castello di Pavone Canave- Turismo se, superba fortezza medievale oggi trasformata in un elegante relais. Per gli amanti del genere, a 18 km (SP 77 e 41) si visita anche il bellissimo Castello Ducale di Agliè, del XIII secolo (orario: 8,30-19, chiuso il lunedì, www.ilcastellodiaglie.it), altrimenti noto per esser stato usato come location del serial tv “Elisa di Rivombrosa”. Lungo l’itinerario, pure interessanti i resti dell’antico Ricetto di Torre Canavese, di cui si conservano parti delle mura e la torre, nonché Castellamonte, città della ceramica artistica, dove le celebri formelle sono alla base delle opere distribuite nelle piazze e nelle vie, dall’arco dello scultore Arnaldo Pomodoro alla stufa monumentale di Ugo Nespolo. Lasciato il traffico della pianura, imbocchiamo ora la statale 460, scorrevole fino a Sparone, poi più angusta e guidata a misura che si sale il corso del Torrente Orco. A Cerèsole Reale, allungata sul suo pittoresco lago (1.612 m), si respira già aria di Parco. Il Centro Visitatori, prodigo di tutte le informazioni, ospita il Museo “Homo et Ibex” (l’uomo e lo stambecco, www.homoetibex. org) dedicato all’animale simbolo del Gran Paradiso. L’avventura vera della salita in moto al Nivolet prosegue poi sulla SP50, con impressionanti tornanti a gomito e un dislivello di oltre mille metri. Gli ultimi 10 km valgono da soli il giro. Spettacolare soprattutto il colpo d’occhio sui laghetti Serrù e Agnel che si gode dal piccolo belvedere ricavato poco prima del passo (2.612 m). Volendo, in zona si visita un minuscolo Museo glaciologico. E attenzione alle marmotte libere…

PER MANGIARE

Borgata Villa
Subito a monte del delizioso laghetto di Ceresole, quasi affacciato sulle acque, il ristorante “La Lanterna del Duca” offre i piatti più tipici della tradizione: polenta, bagna cauda, tome di malga, salame di patata, merende sinoire (tipico pasto contadino di fine pomeriggio) www.lanternadelduca.it.

Serrù
Si chiama “la Baracca”; in realtà è un ampio e bel ristorante in quota, con una cucina straordinaria tutta fatta in casa, dal pane al dessert. Specialità: “il piatto della regina”, agnello in agrodolce secondo una storica ricetta in uso presso la corte dei Savoia. Gradita la prenotazione (tel. 0124-953275).

PER DORMIRE

Ceresole Reale
Lo Chalet del Lago (tel. 0124-953128, www.chalet-ceresolereale.it) è un piccolo e romantico chalet d’altri tempi, tutto in pietra e legno, che regala l’esperienza di una vera ospitalità di montagna. Dispone di otto camere doppie con servizi privati, arredate di mobili vecchio stile e offre abbondanti colazioni mattutine.

Pavone Canavese
Struttura costruita tra il IX ed il XIV secolo, il Castello di Pavone Canavese (qui sotto), cinquecento metri dall’uscita A5 di Ivrea, offre 27 esclusive camere in perfetto equilibrio tra comfort moderno e gusto medievale. Un po’ caro, ma indimenticabile (www.castellodipavone.it).


© RIPRODUZIONE RISERVATA