24 Ore di Le Mans, undici Ferrari al via

Tre 488 GTE in GTEPro per riportare il successo di categoria a Maranello. Ben 11 le vetture al via in GTEAm
24 Ore di Le Mans, undici Ferrari al via
F.C.
5 min

LE MANS – La 24 Ore di Le Mans è la gara di endurance più famosa del mondo, o perlomeno d'Europa, e il nome Ferrari è indissolubilmente legato al circuito della Sarthe, con 9 vittorie assolute e 25 successi di categoria.

Il debutto, nel 1949, fu perfetto: Luigi Chinetti coinvolse il nobiluomo britannico Lord Selsdon, che finanziò l’acquisto di due Ferrari 166 MM. Chinetti guidò per quasi tutta la corsa, lasciando il volante al gentleman solo dopo avere acquisto un vantaggio più che rassicurante. 

Il primo successo con una vettura ufficiale della Scuderia arrivò nel '54, quando l’argentino José Froilan Gozalez e il francese Maurice Trintignant tagliarono il traguardo al volante di una 375 Plus. La Ferrari risalì sul gradino più alto del podio nel 1958, quando lo statunitense Phil Hill e il belga Olivier Gendebien riuscirono a battere la concorrenza dell’Aston Martin, al volante di una Ferrari 250 TR58.

Dopo un’altra vittoria di categoria nel 1959, iniziarono gli anni d’oro della Ferrari a Le Mans: sei successi di fila e un dominio mai visto prima sul circuito della Sarthe. Nel 1960 Gendebien, con il pilota e giornalista Paul Frere, ottenne il successo con una 250 TR59/60 ufficiale. L’anno seguente il belga fece tris insieme ad Hill sulla 250 TRI/61 e ad impreziosire questo successo ci fu il podio interamente Ferrari con Willy Mairesse e Mike Parkes al secondo posto e Pierre Noblet e Jean Guichet al terzo. L’anno seguente arrivò un altro podio tutto Ferrari con la gara che venne vinta ancora una volta da Hill e Gendebien con la 330 TRI/LM Spider. Nel 1963 il dominio fu assoluto, con la vittoria, due successi di categoria e i primi sei posti della classifica. Il trionfo fu tutto italiano, con Ludovico Scarfiotti, Lorenzo Bandini e la 250 P. L’anno dopo si imposero Vaccarella e Guichet con la 275 P mentre nel 1965 arrivò l’ultimo successo assoluto, targato North American Racing Team e firmato da Masten Gregory e Jochen Rindt. 

Poi arrivò il dominio Ford, con un poker di vittorie a chiudere gli anni '60. E proprio le Ford GT del team Chip Ganassi saranno le avversarie più agguerrite Ferrari, in pista quest'anno con ben 11 488 GTE al via su 60 vetture iscritte. Tre corrono in GTEPro, otto in GTEAm.

In GTEPro troviamo le due vetture AF Corse e una del team statunitense Risi Competizione. Per la squadra italiana sulla vettura numero 51 ci saranno James Calado, Alessandro Pier Guidi e l’inserimento dell’ultimo momento: Michele Rugolo, che ha preso il posto di Lucas Di Grassi, costretto a dare forfait per un infortunio alla caviglia destra. Sulla vettura 71, che ha vinto l’ultima gara disputata a Spa-Francorchamps, ci saranno i titolari Sam Bird e Davide Rigon che saranno affiancati da Miguel Molina, un altro dei piloti ufficiali Ferrari, solitamente impegnato sulla vettura di Spirit of Race nella classe GTE-Am. Sulla 82 di Risi Competizione, infine, ci saranno Giancarlo Fisichella e Toni Vilander affiancati da Pierre Kaffer.

In GTEAm si parte con le due vetture del team Spirit of Race. la numero 55, con Marco Cioci, Duncan Cameron e Aaron Scott e della 54, in pianta stabile protagonista nel WEC, affidata a Francesco Castellacci e Thomas Flohr cui si aggiunge solo per questa gara Olivier Beretta che prende il posto di Molina. Due vetture sono iscritte da Scuderia Corsa che affida la 488 GTE numero 62 ai vincitori 2016 Townsend Bell e Bill Sweedler cui si aggiunge Cooper MacNeil, e la 65 ai campioni IMSA classe GTD Christina Nielsen e Alessandro Balzan cui si aggiunge Bret Curtis. Due vetture anche per Clearwater Racing che alla Ferrari numero 61, come sempre affidata a Matt Griffin, Mok Weng Sun e Keita Sawa, affianca la numero 60 con Alvaro Parente, Richard Wee e Hiroki Katoh. Chiudono il gruppo le vetture numero 83 di DH Racing, affidata al team Krohn Racing di Tracy Krohn, Nic Jonsson e Andrea Bertolini, e la 84 di JMW Motorsport di Dries Vanthoor, Will Stevens e Robert Smith. Al giovedì sono in programma due sessioni di qualifica, entrambe della durata di due ore, la prima prenderà il via alle 19, la seconda alle 22.


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